Alla lezione di oggi erano presenti molti volti nuovi: evidentemente il tema ha suscitato molto interesse.
La lezione è stata introdotta dalla responsabile dei servizi sociali del Comune di Erba, che ha presentato gli altri due relatori: una rappresentante della Cooperativa ALDIA, che da anni collabora col Comune, e Giovanni Cupiello, membro del Lariosoccorso.
Quest’ultimo, dopo i saluti e i ringraziamenti preliminari di rito, ci ha proposto la visione di un filmato che spiega le numerose attività della sua Associazione e le modalità di intervento nei vari casi.
Giovanni ha poi ripreso la parola per ribadire un concetto che dovrebbe essere chiaro per tutti, ma che è molto facile sottovalutare e dimenticare: ad un certo punto della nostra vita, dobbiamo renderci conto che non possiamo più fare tutto quello che si faceva da giovani e che dobbiamo anche cambiare il modo di fare le cose.
Il 48% degli incidenti accade in casa e precisamente i posti più pericolosi sono il bagno e la camera da letto, poi vengono le scale e la cucina.
Il giardinaggio può essere un’ottima attività e un piacevole hobby, ma possiamo mettere i vasi in posizione tale da poterli curare stando in piedi, mentre invece si deve porre attenzione a non fare movimenti troppo bruschi alzndosi dopo aver strappato le erbacce.
Particolare attenzione bisogna dedicare alle calzature: evitare il più possibile le ciabatte anche in casa ed evitare anche scarpe con tacchi non adatti a garantire stabilità ai nostri passi: non camminare indossando solo le calze e accendere sempre la luce quando ci alziamo di notte per andare in bagno o in cucina.
Sui gradini è bene non mettere mai la cera mentre è consigliabile applicare delle strisce antisdrucciolo; nel fare le pulizie è bene evitare di utilizzare i tre gradini che non offrono punti di appoggio e se vogliamo togliere le ragnatele è bene ricordarsi di non rimanere troppo a lungo con la testa in su e di fare frequenti pause.
In bagno i pavimenti bagnati o umidi sono un pericolo evidente, così come la presenza di tappetini non ben affrancati o il water troppo basso; nella doccia a un certo punto potrebbe essere utile usare un seggiolino che consenta di lavarsi stando seduti.
Il letto poi non deve essere troppo alto (se lo fosse basta tagliare i piedi della rete) nè troppo basso (in questo caso è utile un rialzo); fare attenzione allo scendiletto, che può causare scivoloni pericolosissimi; non cercare mai un appoggio sul comodino sempre molto ingombro di oggetti vari e centrini. E’ bene poi adottare reti regolabili, anzichè moltiplicare il numero dei cuscini. Il materasso infine deve essere confortevole: nè troppo rigido, nè troppo floscio.
Non è bene usare borse troppo grandi, che costringono a posizioni scorrette nel camminare e quando si fa la spesa è consigliabile l’uso del carrello o comunque suddividere il peso in più borse per bilanciare il peso da portare.
Giovanni ci ha consigliato di tenere nel portafogli, accanto ai documenti personali anche la lista dei medicinali che prendiamo abitualmente: in caso di necessità i soccorritori hanno subito informazioni che possono essere vitali.
Infine abbiamo potuto capire come funziona il Telesoccorso: viene installato in casa un dispositivo collegato con la sede del Lariosoccorso e all’anziano che ha richiesto il servizio viene dato un piccolo pulsante da tenere sempre al collo o a portata di mano: in caso di bisogno, basta premere il pulsante in qualunque parte della casa ci si trovi è possibile comunicare coi soccorritori, che potranno immediatamente visionare tutti i dati utili a rintracciare il richiedente aiuto e le sue patologie.
Questo servizio è offerto gratuitamente agli aventi diritto (persone molto anziane o molto malate sole) dal Comune di Erba (per attivarlo basta contattare i Servizi Sociali che valuteranno la situazione), ma può essere richiesto anche privatamente.
Un ultimo consiglio: in caso di infortunio è bene chiamare subito il 112 e solo in seguito i familiari o i vicini.
E’ stata una lezione molto interessante, utile e ben condotta dal sig. Giovanni, il quale ha invitato i presenti a offrirsi come volontari e ha aggiunto che in genere i volontari sono per lo più (come si può vedere nella foto in alto) giovani di buona volontà, ma c’ è da fare anche per chi non è più tanto giovane.