(la traduzione è di Maria Cristina Lombardi):
Un mattino di giugno, troppo presto
per svegliarsi, troppo tardi
per riprendere sonno.Devo uscire nel verde gremito
di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
Non si vedono, si fondono totalmente
con lo sfondo, camaleonti perfetti.Così vicini che li sento respirare
benché il canto degli uccelli
sia assordante.
Questa poesia è di Tomas Tranströmer (1931 – 2015) è un poeta psicologo svedese che nel 2011 ha ricevuto il Premio Nobel. E’ bella questa personificazione dei ricordi, anche se nella poesia si avverte quasi un senso di oppressione derivante dalla loro presenza continua già dal mattino presto; nemmeno il fresco verde degli alberi di giugno, nè il canto assordante degli uccelli possono farli dimenticare.