Dal 23 febbraio ad oggi sono stati veramente pochi i momenti in cui la mia clausura si è interrotta per ragioni di necessità e la solitudine in cui vivo può diventare un’aggravante del senso di frustrazione che il coronavirus induce in tutti quanti.
C’ è però un antidoto: cercare di tenersi occupati e cercare di apprezzare le piccole cose meravigliose che continuano ad accadere: vedere quante iniziative nascono per sostenere i nostri ospedali, passeggiare in cortile con la vicina a debita distanza, ricevere messaggi da persone che mi offrono il loro aiuto sapendo che sono sola (e il fatto che si stiano ricordando di me mi commuove)….
Ma ciò scalda il cuore è la dimostrazione di solidarietà della Cina che ha inviato medici e tonnellate di materiale sanitario: la Cina ci è vicina, si potrebbe dire parafrasando il titolo di un film di tanti anni fa. Anche i Cinesi residenti in Italia non mancano di prodigarsi per dimostrare la loro vicinanza, infatti la comunità cinese di Milano ha già compiuto a più riprese gesti di solidarietà concreta e questa mattina mi sono veramente commossa ascoltando un video, in cui giovani cantanti lirici cinesi, che hanno studiato nei nostri conservatori, hanno registrato insieme una versione di “Vincerò”. E’ il loro modo per dimostrare la loro gratitudine al paese che li ha ospitati e che ha condiviso con loro una parte della sua cultura. Grazie ragazzi!