In questi giorni di clausura forzata, anche chi non ha mai pensato di fare passeggiate all’aperto sente il richiamo dei boschi, dei sentieri fuori mano per interrompere la monotonia di queste giornate scandite dai bollettini del contagio, ed è così che sono state multate migliaia di persone nelle ultime ore.
Probabilmente anche Giovanni e Gioele sentono un po’ di noia: sono molto bravi comunque a disegnare, passano molto tempo a giocare con le macchinine, possono stare sul loro grande terrazzo a respirare aria meno inquinata del solito, ma vuoi mettere l’emozione di un picnic?
Ieri sera infatti, durante una delle frequenti video-chiamate, cosa vedo? Gioele e Giovanni che mangiano seduti al loro tavolino dei giochi in salotto, mentre papà e mamma sono sul divano e tengono in mano i loro piatti. Per i due bambini interrompere la routine dei pasti consumati a tavola tutti ben composti ed educati è una festa, una novità che rende più interessante anche il momento della cena: per loro cenare in salotto equivale a fare un picnic, potremmo definirlo un picnic indoor. Con la fantasia puoi immaginare di avere sotto di te un bel prato verde, di essere all’ombra di un grande albero su cui cinguettano tanti uccellini, mentre le farfalle e le api volano di fiore in fiore.
Salutandoli, ho raccomandato loro di stare attenti: quando si fanno i picnic le formiche sono sempre in agguato!!!