„Se anche non rimanesse che un solo tedesco decente, quest’unico tedesco meriterebbe di essere difeso contro quella banda di barbari, e grazie a lui non si avrebbe il diritto di riversare il proprio odio su un popolo intero. […] L’odio indiscriminato è una malattia dell’anima, odiare non è nel mio carattere. (“Origine: https://le-citazioni.it/autori/ett)
E’ una frase tratta dal “Diario” di Etty Hillesum (a proposito: la versione integrale che sto leggendo è di quasi mille pagine….sarebbe stato meglio prendere la versione ridotta). Come già detto Etty è una ragazza ebrea che vive in Olanda e scrive nel periodo in cui il suo paese è occupato dai Tedeschi. La gente manifesta, appena possibile la propria avversione verso gli occupanti, ma Etty riesce ad essere tanto serena e obiettiva da ribellarsi all’idea di generalizzare le colpe, di attribuire a tutti i Tedeschi le colpe che sono solo di una parte di loro.
Le poche righe trascritte, mi ricordano il racconto biblico di Abramo che contratta con Dio affinchè risparmi la città di Sodoma per amore anche di un unico giusto tra i suoi abitanti. E’ poi ammirevole l’affermazione “l’odio indiscriminato è una malattia dell’anima” pronunciata da chi vede ogni giorno la gente sparire nel nulla nei campi di concentramento.