Sono ormai due mesi che il lockdow mi consente di vedere i miei nipoti solo tramite computer o cellulare e ho tanta voglia di poterli incontrare anche se non sarà forse possibile abbracciarli come l’ultima volta.
Probabilmente anche loro, da quel che dicono, sentono il peso di questa lontananza.
Gioele e Giovanni sono molto fortunati: hanno i nonni materni proprio vicinissimi, papà e mamma possono lavorare da casa e hanno un enorme giardino in cui possono giocare all’aperto ogni volta che lo desiderano. Tuttavia anche se così piccoli avvertono quanto sia innaturale la situazione in cui stiamo vivendo, infatti Gioele (3 anni e mezzo) l’altra sera mentre stava andando a letto (e si sa che quello è il momento delle confidenze e della riflessione) tutto serio serio, ha chiesto alla mamma:
– Ma quando finisce il coronavirus?-
Lei ha risposto: -Piano piano se ne sta andando via e dopo potremo uscire. Dove vuoi andare?-
E Gioele:- Dalla nonna Diana e dalla Patty (la mamma di una sua amichetta)! –
Caro, carissimo Gioele mi hai commosso!