L’idea di “esportare la democrazia” …….. è in verità un vecchio sogno americano, che con Bush si armò e mise in campo dispendiose risorse economiche.
Queste righe sono state tratte da un articolo di Huffington Post del 16 aprile scorso, in cui si cominciava a parlare del ritiro dei soldati USA e Nato dall’Afghanistan e già si prevedeva il triste epilogo che si sta verificando in queste ore a Kabul: i soldati dell’esercito afghano, addestrati per vent’anni (anche dal nostro contingente), si stanno arrendendo senza opporre alcuna resistenza all’avanzata dei taleban.
Evidentemente l’idea occidentale di libertà non ha conquistato i cuori e le menti dei soldati afghani: mi balena l’idea che, essendo tutti uomini, possa non dispiacere loro la prospettiva di ritornare ad essere gli unici protagonisti della vita sociale e politica del paese, assoggettando le donne al loro arbitrio.
Forse però non è secondario il fatto che l’intervento occidentale, mascherato da “esportatore di democrazia”, nascondesse anche interessi economici e politici che tuttavia a me non risultano molto chiari,
Resta comunque sempre vero, e la storia lo dimostra, che ogni popolo deve conquistarsi la sua libertà, devono maturare le coscienze e questo richiede tempi lunghi. Nel frattempo temo che per le donne afghane inizi un periodo molto buio e triste.