Il mese di agosto mi ricorda sempre i miei genitori: oggi ricorre il 111° anniversario della nascita di mia madre e due settimane fa ricorreva il 115° della nascita di mio padre. Non ci sono più da tanti anni, ma il loro ricordo è sempre così vivo in me.
In questi giorni in cui tutti corrono spasmodicamente ad affollare le località di vacanza, mi viene da pensare che loro non hanno mai fatto le ferie come si intendono oggi. Non sono mai andati al mare o in montagna, forse si concedevano qualche giorno di tranquillità in casa propria, cercando di ripararsi alla meglio dall’afa e dalle zanzare della pianura padana..
Forse dipende dalla memoria di quei giorni il fatto che nemmeno io sento il bisogno di allontanarmi da casa: per me le ferie più ambite sono quelle che trascorro qui a casa mia accogliendo figli e nipoti che, liberi da impegni di lavoro e di studio, possono ritornare alla base per un po’ e ritrovarsi insieme in famiglia anche se solo per pochi giorni o per poche ore.
E mi piace soprattutto vedere come i miei nipoti, pur vedendosi così di rado, sappiano subito entrare in sintonia tra loro, trovando il modo di mettere sottosopra i cuscini del divano e farne un campo di battaglia o innaffiandosi fino a inzupparsi con le pistole ad acqua.
Io li sento ridere e scherzare mentre in cucina preparo per loro la merenda o una buona cenetta e mi sento pienamente in ferie.