Ieri con un gruppo di amici e amiche sono stata al teatro S. Babila di Milano e abbiamo potuto finalmente assistere all’operetta “La principessa della czarda”: la prenotazione risaliva a due anni fa, ma il COVID aveva sempre costretto al rinvio della rappresentazione.
All’uscita, abbiamo trovato le vie del centro di Milano rumorosamente affollate da gente che festeggiava la fine del Carnevale Ambrosiano. C’era un trambusto allegro: cantanti di strada che si esibivano nei loro cavalli di battaglia, giovani che passeggiavano chiacchierando allegramente, bambini alle prese con stelle filanti e coriandoli.
Giunti di fianco al Duomo, abbiamo visto una grande bandiera gialla e blu dell’Ucraina stesa sull’asfalto e attorno tanta gente che sventolava bandierine dello stesso paese. Tutti gridavano all’unisono: Libertà! Libertà! Libertà!!
Quel grido di dolore, che tanto contrastava con l’atmosfera circostante, mi ha fatto venire i brividi e mi ha fatto sentire tutta la crudeltà e l’assurdità di quanto sta accadendo in Ucraina.
E noi non possiamo fare altro che pregare…