Cosa succede a certi cattolici?
Sono pronti a criticare i governanti, a condannare certe politiche, ma, se interpellati, non osano “metterci la faccia”, non vogliono impegnarsi direttamente. E’ come se restasse nelle loro menti una lontana reminiscenza dei tempi in cui ai cattolici era proibito impegnarsi in politica (ricordate il NON-expedit del 1874?) .
Eppure quei tempi sono lontani e già ai primi del 900 Don Sturzo potè addirittura fondare un partito grazie al Patto Gentiloni e qualche anno più tardi Pio XI ebbe a dire:
“E tale è il campo della politica, che riguarda gli interessi di tutte le società, e che sotto questo riguardo è il campo della più vasta carità, della carità politica, a cui si potrebbe dire null’altro, all’infuori della religione, essere superiore …Tutti i cristiani sono obbligati ad impegnarsi politicamente. La politica è la forma più alta di carità, seconda sola alla carità religiosa verso Dio”. (Papa Pio XI – dicembre 1927)
Certe remore sono spiegabili solo con il timore di “esporsi”, di far sapere come la si pensa, in fondo è solo una comoda forma di pigrizia e di ipocrisia.