Film: The specialists-Fuori del comune.

Ho appena visto su Rai Play questo film francese, che racconta di due amici impegnati nell’assistenza e nella riabilitazione di ragazzi e adulti che nessuna organizzazione pubblica accetta perchè troppo impegnativi, troppo difficili.

Armati soprattutto di spirito di solidarietà e di buona volontà riescono ad aiutare famiglie stremate da anni di isolamento e di indifferenza da parte delle istituzioni, forti anche del fatto che agiscono più col buon senso che con le regole ottuse della burocrazia.

Proprio per questo, a un certo punto, l’organizzazione di Bruno, uno dei due amici, viene sottoposta a una scrupolosa indagine ministeriale: troppe irregolarità, personale non specializzato, ambienti non adeguati, autorizzazioni sanitarie mancanti …

Ecco dove si evidenzia l’assurdo: uno Stato inadempiente, che non riesce a farsi carico delle necessità dei suoi cittadini più bisognosi, si mette a cercare il proverbiale “pelo nell’uovo” proprio là dove persone di buona volontà a costo di sacrifici ineguagliabili si preoccupano di sopperire alle colpevoli lacune delle istituzioni.

Il finale è scontato: Bruno reagisce alle contestazioni che gli vengono rivolte dicendo agli ispettori che non ha problemi a cessare la sua attività a patto che essi trovino una sistemazione per tutti i suoi ragazzi e a questo punto la sua organizzazione viene riconosciuta e autorizzata a continuare la sua meritoria attività.

Questo film mette un dito su una piaga molto dolente anche in Italia: quante famiglie sono lasciate troppo sole davanti alla disabilità fisica o mentale di  bambini o adulti non autosufficienti?