Quante parole, proclamate in lungo e in largo per tanto tempo, appaiono oggi più che mai suoni vuoti, senza senso.
Abbiamo sentito declamare l’uguaglianza tra gli uomini e il loro diritto alla libertà e alla felicità da quasi tre secoli e assistiamo continuamente a soprusi, verso individui meno fortunati, perpetrati al solo fine di schiavizzarli.
Abbiamo sentito proclamare in tutte le lingue del mondo il diritto all’autodeterminazione dei popoli e ancora oggi si nega la possibilità di esistere a popoli come i Palestinesi o i Curdi e ultimamente abbiamo sentito dire che l’Ucraina come Stato non ha diritto di comparire sulle carte geografiche.
Credevamo di essere nel XXI secolo, ma forse la storia ci sta riportando indietro di qualche secolo… come se fosse un perfido, sadico gambero.