Ho sentito parlare di Daniel Goleman dalla dr.ssa Lucia Todaro nella sua ultima lezione all’UTE e mi è venuta la curiosità di saperne di più.
E’ così che ho acquistato il libro “Lavorare con intelligenza emotiva” di cui riporto qui alcune righe:
La motivazione ad affermarsi e a lasciare il proprio segno nel mondo è più pressante quando abbiamo tra i 20 e i 50 anni. Però intorno ai 45/50 anni la gente rivaluta i propri obiettivi …perché arriva una riconsiderazione di ciò che conta realmente nella vita. …. Raggiunta la mezza età, ci sono moltissimi alti dirigenti o avvocati (di successo ndr) che vorrebbero invece impegnarsi nel sociale o aprire un ristorante ….. o gestire una piccola azienda. Ma il loro vero lavoro li annoia.
Quando si comincia a pensare che buona parte della propria vita è ormai alle spalle, vale la pena davvero di riscoprire i veri valori della vita e cercare gratificazione nelle piccole cose di ogni giorno e negli affetti delle persone care.
In altra parte del libro vengono illustrati i difetti più comuni tra i dirigenti di un certo livello e tra questi difetti c’è anche il bisogno di apparire perfetti, che porta a rifiutare ogni critica, anche quando questa è realistica e documentata e ad incolpare gli altri dei propri errori o fallimenti. Non deve essere facile dover collaborare con dirigenti di questo tipo: stress e frustrazioni sono inevitabili!!