Il cedro pendulo.

lo abbiamo piantato più di quarant’anni fa. Era un esile alberello dall’aria piuttosto triste con quei suoi pochi rametti che parevano davvero piangere. Poi col passare degli anni si è fatto via via più robusto e si è resa necessaria una prima potatura per liberarlo dai rami secchi.

Ora il cedro ha preso tanto coraggio e tanta forza da invadere tutta l’aiuola e da tentare di sconfinare nei giardini vicini. I giardinieri in questo momento lo stanno ridimensionando e io vedo con un po’ di tristezza cadere a poco a poco rami piccoli e grandi. Ci sarà meno spazio per i nidi la prossima primavera, ma il cedro potrà rifiorire e avere una nuova giovinezza.

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