Giornalisti o cortigiani?

Sto ancora ripensando al giorno della presa di potere di Trump e soprattutto a come i nostri giornalisti televisivi hanno raccontato quell’evento.

Mi sono sintonizzata prima su una rete Mediaset, poi su una rete RAI e quello che mi ha disgustato è stato lo stesso tono trionfalistico e adulante dei cronisti che commentavano le immagini di per sé piuttosto angoscianti.

Quello che mandava in visibilio i vari cronisti era soprattutto il fatto che potevano sottolineare la presenza della Meloni, come unico capo di governo europeo invitata alla cerimonia. Lo stesso tono di giubilo era presente anche più tardi su RAI1 in “XXI secolo ” condotto da Giorgino.

Ma, dico io, cosa c’é di positivo per noi nell’elezione di un presidente che si dichiara apertamente nemico dell’Europa, della Nato, dell’OMS (infatti ne è già uscito) e che promette di imporre dazi alle merci europee con prospettiva di crisi economiche a catena e perdita conseguente di milioni di posti di lavoro?

Cosa c’è di bello nel vedere che solo la Meloni viene invitata? E’ un palese schiaffo alla Von der Leyen e all’Europa tutta. E’ chiaro lo scopo di Trump: mettere zizzania tra gli stati europei e spaccare l’UE, renderla ininfluente, perchè è evidente che nessuno stato membro è in grado di competere da solo con giganti come USA, Cina, India.

Eppure i nostri giornalisti fanno finta di non sapere, di non capire, per puro servilismo verso chi detiene il potere in questo momento: sono più cortigiani che giornalisti.

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