Stamattina il tempo invitava a stare all’ aperto e ne ho approfittato per andare al mercato. Lungo la strada il sole era ancora caldo e un venticello fresco, ma gentile , rendeva piacevole la passeggiata.
Sulla piazza, dove da secoli si tiene il mercato, c’ era un’ aria un po’ malinconica : doveva essere l’ ora di punta, invece non c’ era affatto l’ affollamento e l’ allegria che ricordavo di avervi trovato in altre occasioni. Pochi si fermavano alle bancarelle e i venditori guardavano tristemente la gente che passava, guardava e riprendeva il cammino. Solo ai banchi della frutta e verdura c’ era la coda. Ho acquistato una maglia, delle mele e un attrezzo per tagliare le patate a bastoncino, poi sono tornata a casa mentre il vento, diventato più freddo e più robusto, infastidiva gli ambulanti , costretti a stare fermi dietro le loro bancarelle.
Era un po’ che non camminavo a piedi lungo quella strada e ho notato diversi cambiamenti: molti negozi non ci sono più , sono stati chiusi, mentre al posto di una vecchia fabbrica c’ è ora la nuova biblioteca comunale : presto andrò a visitarla.