20 maggio – 20 luglio: due mesi fa il terremoto.
Son passati due mesi da quando una notte in Emilia ho visto la stanza in cui dormivo fluttuare, ondeggiare a lungo, come se fosse costruita non sul terreno , ma sull’ acqua e da due mesi sono spariti i centri storici e i campanili di tanti paesi delle mie zone.
Come succede troppo spesso, all’ interesse dei primi giorni è seguito l’ oblio o quasi; oggi però ho trovato l’ articolo linkato sopra che racconta di un farmacista di Concordia che , in nome del figlio morto da poco, ha accolto nel suo vasto giardino migliaia di persone nei giorni in cui la terra continuava a tremare.
E’ un episodio che parla di una solidarietà vera, senza fini nascosti , solidarietà che induce a sperare nella rinascita di tutto ciò che il sisma ha cancellato.