Sposa -bambina prigioniera…

Venezia: tredicenne comprata per 3000 euro …

E’ solo l’ ultimo caso di violenza su una donna, ma la particolarità è che la donna in questione ha solo 13 anni e quindi è solo una bambina . Altra circostanza da considerare è che la bambina , macedone, è stata venduta come sposa a una famiglia , pure macedone, residente a Marghera.
La bambina però si è ribellata e allora sono cominciate le violenze (inaudite ) con la complicità della madre dello “sposo compratore”.

Premettendo che il fenomeno della violenza sulle donne si verifica in tutti i paesi, in tutte le culture, in tutte le classi sociali, senza distinzione di religione e di censo, qui si affaccia anche il problema delle usanze disumane ancora in uso in certi paesi e della necessità di impedire che esse continuino a perpetrarsi qui da noi.

Si fa abbastanza per informare i cittadini stranieri che certe pratiche da noi sono reati punibili dalla legge, che le donne non sono “oggetti” da comprare e vendere, e che (udite! udite!) hanno gli stessi diritti degli uomini? Si fa abbastanza per inculcare l’ idea che ogni donna ha diritto a scegliere liberamente il compagno della sua vita, senza dover sottostare alle scelte dei suoi genitori?

In questo campo dovrebbero impegnarsi le istituzioni locali e centrali per informare a dovere i “nuovi italiani” , attraverso opuscoli da distribuire nelle case scritti in varie lingue, ma penso che anche la TV potrebbe fare molto, mettendo in onda programmi di informazione ad hoc o, ancora meglio, programmando fictions e films che riproducano queste problematiche e stigmatizzino certi comportamenti .