Al Cornizzolo.

Salire al Cornizzolo è stato molto bello. Da tanto non camminavo così a lungo in montagna. La strada completamente asfaltata si inerpica ripida sui fianchi della montagna , tra prati e boschi segnati visibilmente dalla siccità estiva , mentre timide capre interrompono il loro brucare per osservare la gente che sale e le grosse mucche fanno tintinnare i loro campanacci.
Ad un certo punto lo sguardo poteva allargarsi sulla pianura sottostante avvolta da un leggero velo di nebbia azzurrina che lasciava intravedere ben quattro laghi: il ramo di Lecco del Lario, il lago di Annone, quello di Pusiano e quello di Alserio: un panorama mozzafiato!

Ogni tanto passava un pulmino carico di giovani e di bagagli: erano gli appassionati di parapendio che al Cornizzolo hanno la loro base di lancio in un prato ripido su cui prendono la rincorsa per lanciarsi nel vuoto e cominciare a volare appesi alle loro esili ali artificiali.

Dopo due ore abbondanti di cammino siamo arrivate (la mia amica ed io) al rifugio, dove abbiamo gustato un ottimo piatto di polenta e formaggi vari, poi ci siamo messe a giocare a carte (da quanto tempo non giocavo!!!) con altre persone fino all’ ora del rientro.