Giovani tunisine e la jihad-niqah.

Parlerò  stasera di quelle ragazze tunisine appartenenti alle famiglie più povere, che vengono convinte dai capi religiosi a correre in soccorso dei fratelli che combattono in Siria contro Assad, ma l’ aiuto che si richiede loro non è di fare da infermiere e curare i feriti o di imbracciare il fucile; niente di tutto questo: devono sacrificare se stesse per  soddisfare le esigenze sessuali dei combattenti, che certo non pensano a sposarle.

Quando restano incinte, non rimane  loro che tornare sui propri passi, ma non ci sarà nessuno ad accoglierle , perchè le famiglie si vergognano di loro e  non accettano nè queste ragazze disonorate e nemmeno i loro bambini.  Per loro si apre una vita di stenti ai margini della società.
In tutta questa storia quello che colpisce è il cinismo di quei capi religiosi (???) e il totale disprezzo che dimostrano per le giovani donne , spingendole a distruggere la propria vita in nome dei diritti dei maschi ai quali tutto è dovuto.
 Mentre scrivo vengo assalita da un vivo senso di nausea..