Fuori programma, Don Ivano ci ha intrattenuto su ” Le novità di Papa Francesco”
E’ indubbio che stia facendo parlare di sè, per il modo semplice e spontaneo di interpretare il suo ruolo, ma questo non per essere annoverato tra le star del momento, quanto per coerenza con il suo modo di essere. Eravamo abituati all’ immagine del papa potente, prestigioso, confinato dalla sacralità del suo ruolo in una realtà lontana e diversa dalla nostra , ma forse è giusto che tutto questo sia sottoposto a revisione: papa Francesco vuole sottolineare che la Chiesa di Roma è a servizio dell’ unità della Chiesa Universale, che deve ritornare a privilegiare la collegialità: il papa ne sarà il garante. Il suo linguaggio e i suoi gesti vogliono trasmettere una visione di Dio molto positiva, fatta di misericordia, di tenerezza, di bontà, di perdono.
Per poterlo comprendere meglio bisogna rifarsi alla sua formazione gesuitica, che in Sud America ha puntato da sempre alla formazione umanistica. Il Papa stesso ha voluto forse sottolineare questo aspetto quando ha canonizzato in modo del tutto inconsueto il cofondatore della Compagnia di Gesù, Pietro Favre, l’ uomo del dialogo con il mondo protestante in grande fermento.
Possiamo individuare tre parole d’ ordine che guidano l’ azione di papa Francesco : DIALOGO sull’ esempio di Pietro Favre; DISCERNIMENTO con riferimento a Ignazio di Loyola; FRONTIERA ispirandosi allo spirito missionario di Francesco Saverio.
A questo punto il nostro docente si è a lungo soffermato sulla figura di San Pietro Favre e invito chi volesse approfondirne la conoscenza a cliccare QUI.
Papa Francesco vuole evidenziare il legame di Dio con l’ uomo, più che evidenziare l’ aspetto dottrinale e vuole, come S. Francesco d’ Assisi, ricostruire la Chiesa dal suo interno.