Ute: Letteratura francese ed economia.

Ore 15: Alexandre Dumas (prof. Meggetto)

Immaginate di ascoltare  pagine  suggestive lette con la voce dell’ attrice/doppiatrice Tina Lattanzi, la voce morbida e calda che abbiamo sentito tante volte nei film dei “telefoni bianchi” e in quelli del dopoguerra. E’ questa l’ impressione che ho avuto oggi ascoltando la lettura di pagine tratte dai romanzi  meno noti di Dumas padre “La regina Margot” e “Il tulipano nero”.

Lo sapevate che se oggi possiamo divertirci alle avventure del Conte di Montecristo e dei tre moschettieri lo dobbiamo alle abitudini spenderecce di A. Dumas? L’ assillo dei debiti da pagare lo costringeva a scrivere romanzi a ritmo industriale e aveva addirittura alle sue dipendenze dei giovani aspiranti scrittori  ai quali dettava il prodotto della sua inesauribile fantasia .

Chi non ricordasse l’ attrice Tina Lattanzi, da me menzionata, può ascoltare  questo video e certamente (se non è troppo giovane) verrà riportato all’atmosfera delle vecchie sale cinematografiche della sua gioventù.

________________________________________________________________

Ore 16: Economia: Contributo della Dottrina Sociale della Chiesa (docente: Maurizio Benedetti).

Ho un rammarico: non aver seguito le lezioni precedenti. Infatti in questa lezione ho capito che anche gli economisti si sono convinti finalmente che il capitalismo,così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora , è clamorosamente fallito, anche se pare che molti vogliano continuare a tenerlo in vita nonostante tutto.

Ci sono molte scuole di pensiero attualmente: gli”aziendalisti”, gli “innovatori sociali” , i “cooperativisti”… e anche la Chiesa ha dato contributi innovativi, per superare la tendenza a estremizzare le conseguenze della concentrazione delle ricchezze a danno delle moltitudini di poveri affamati che popolano questo mondo.

Qualcuno poi ultimamente sta parlando di Popenomics, cioè dell’ economia così come la intende papa Francesco.

Si può coniugare eccellenza economica e impegno civile e sociale? Pare di sì…visti gli esempi di aziende  che il docente ci ha proposto: l’ ospedale pubblico “La Carità” di Locarno (è in territorio ticinese, ma gestito e condotto da italiani) , la cooperativa sociale “Futura” che impiega al suo interno giovani svantaggiati di vario genere e le rubinetterie “Gessi” , che sanno coniugare prodotto all’avanguardia con benessere dei dipendenti e rispetto dell’ ambiente (produce da sè tutta l’ energia di cui ha bisogno). Ci sono molte altre aziende impegnate su questo fronte in Italia e questo fa ben sperare per il futuro del nostro paese.

Questa crisi infinita deve indurre tutti a ripensare le leggi dell’ economia e il sapere che c’ è chi sta intraprendendo questa strada mi toglie un po’ di preoccupazioni .