Due Papi santi.

Mi aspettavo l’assalto dei pellegrini alla città di Roma, spinti dalla fede, dalla curiosità, dalla voglia di poter dire “Io c’ero”,dalla voglia di unire  fede e vacanza; mi aspettavo l’ arrivo dei polacchi e dei bergamaschi; mi aspettavo Piazza S. Pietro  gremita di religiosi e  di una umanità variopinta….quello che non mi aspettavo era la presenza di tanti capi di Stato e di regnanti e non mi aspettavo la presenza di tante televisioni straniere …..

In fondo la canonizzazione dei santi è un atto strettamente interno alla Chiesa, quasi una formalità burocratica che corona un lungo iter processuale, perché tanto interesse a livello planetario per la santificazione dei due Papi più popolari del 20° secolo?
Non riesco a spiegarmelo, se non ammettendo che , pur con tutti i suoi limiti, le sue manchevolezze, le sue miserie , la Chiesa di Roma rimane un autorevole punto di riferimento per credenti e non credenti di tutto il mondo e il merito di questo dato di fatto è da attribuire proprio a quei due papi che da oggi tutti possiamo chiamare Santi, ma la loro santità era parsa palese a tutti noi durante la loro vita terrena.
Come ha detto Papa Francesco, sono stati due UOMINI coraggiosi , che non hanno avuto paura di percorrere strade nuove per venire incontro alle richieste della gente.
Detto questo, ritengo che chi diventa papa al giorno d’ oggi  DEVE essere santo, la sua santità deve essere un requisito necessario per diventare successore di S. Pietro (le considerazioni politiche e di potere che hanno per secoli influenzato l’ elezione dei papi non hanno più alcun senso).