Chi predica contro l’ Europa dovrebbe tenere conto di questo fatto: i giovani italiani prendono sempre di più la via dei paesi europei per trovare lavoro.
Sono giovani che, nel paese che li accoglie, vedono che il merito può essere riconosciuto e valorizzato al di là delle conoscenze e delle amicizie di famiglia. Certo vanno incontro a difficoltà che forse non hanno preventivato e forse molti si ritroveranno ogni tanto a rimpiangere l’ aria di casa, ma ugualmente non torneranno più indietro perchè avranno capito che ci sono paesi in cui il diritto individuale viene riconosciuto anche senza doversi inchinare al potente di turno.
Questo fenomeno di migrazione di giovani tuttavia non è solo italiano: questa crisi spinge la gente a muoversi a cercare altrove uno sbocco lavorativo e penso che si stia creando “il popolo europeo,” un popolo che pur sentendo il legame con le tradizioni e la cultura del paese di origine, tuttavia impara ad apprezzare anche mentalità diverse e diversi modi di vivere.
Credo sia un processo inarrestabile e dovrebbero rifletterci un attimo coloro che indicano nell’ Europa il nemico da battere ; l’ UE va certo cambiata, ma non può essere smantellata : è già dentro il cuore di tanti giovani , anche se molti voteranno per i partiti antieuropei per far sentire il loro disagio e la loro rabbia.