Qualche tempo fa alla presenza dei politici israeliani e palestinesi:
“Tutti desideriamo la pace – disse il Papa in Terra Santa, invitando i due presidenti in Vaticano -. Tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti. Molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla e tutti, specialmente coloro che sono posti al servizio dei propri popoli, abbiamo il dovere di farci strumenti e costruttori di pace, prima di tutto nella preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento. Tutti gli uomini e le donne di questa terra e del mondo intero ci chiedono di portare davanti a Dio la loro ardente aspirazione alla pace” lincontro-di-preghiera-a-tre-voci-oggi-in-vaticano-per-la-pace
I presidenti dei due popoli in lotta da quasi un secolo, oggi , aderendo all’ invito di Papa Francesco, si incontrano in Vaticano col Papa stesso e con il patriarca ortodosso Bartolomeo.
Oggi è anche la festa della Pentecoste, la festa che ricorda la nascita della Chiesa, la discesa dello Spirito che fece sì che uomini di diverse lingue capissero le parole degli apostoli che parlavano in aramaico. La scelta di questo giorno non mi pare affatto casuale: là dove decenni di lotte sanguinose e di trattative obtorto collo non hanno portato a nessun passo decisivo verso la pacifica convivenza dei due popoli in guerra perenne, là dove le parole umane si sono rivelate vuote e impotenti, solo l’ intervento Divino può smuovere le barriere della diffidenza e dell’ odio.
Credo che chiunque abbia a cuore la causa della Pace, fondata sulla giustizia e sul rispetto reciproco, oggi unirà la propria preghiera a quella di Papa Francesco e dei suoi ospiti…..