Metti che hai voglia di tornare a Roma per qualche giorno; metti che trovi su internet una sistemazione accreditata come prestigiosa vicino a Piazza di Spagna; metti che accetti di pagare 155 euro a notte, ma non c’è colazione o altro… metti poi che ti ritrovi a dormire in compagnia di simpatiche formiche in vena di condividere la tua stanza…
Non ti viene da chiedere se nessuno ha mai controllato i gestori di queste attività di locazione ad affitti brevi? se nessuno ha mai ispezionato i locali offerti sul mercato?
L’ultima volta che sono stata a Roma, un paio di mesi fa, una tassista raccontava che molti romani vanno ad abitare in appartamenti fuori città, per dare in affitto la propria abitazione ai turisti che normalmente affollano la Città Eterna, sia, e soprattutto, a quelli che arriveranno con il giubileo del prossimo anno. Questo comporta un innalzamento esorbitante degli affitti a discapito di studenti e giovani coppie.
Certamente però questo tipo di accoglienza può risentire di un certo dilettantismo e di una esagerata voglia di speculare sulla situazione, col risultato che ti ritrovi le formiche nel letto.
Qualche controllo in più salverebbe il prestigio della nostra offerta turistica a vantaggio di tutto il settore.