Sono in atto cambiamenti epocali, che rendono questo momento storico inquieto e spesso inquietante; tante oscure nubi sembrano voler occupare l’orizzonte: guerre, carestie, tecnologia disumanizzante, cambiamento climatico, disuguaglianze sociali e diritti negati. Cosa resta da fare a noi comuni mortali? Lamentarsi e piangere non ha mai prodotto effetti positivi; forse vale la pena cercare i segnali “buoni” che pure esistono, e che ogni tanto riescono ad affiorare, e contribuire a metterli in evidenza per alimentare la speranza, una virtù indispensabile per continuare ad accettare la fatica di vivere.
In questi giorni mi ha fatto piacere vedere come i giovani campioni del tennis, Sinner, Musetti, Alcaraz, Draper, Zverev, abbiano inteso dare di sé un’immagine positiva, ribadendo l’importanza dell’amicizia, della correttezza, della lealtà, della gentilezza. Ho visto anche molti personaggi dello spettacolo anche di grande fama, mettersi al servizio di iniziative umanitarie e solidali: forse essere maleducati e trasgressivi a tutti i costi non è più così di moda.
Questo mi sembra un fatto che può incoraggiare i nostri ragazzi a ignorare i modelli e i messaggi negativi che possono frastrnarli e confonderli.
Se l’essere persone autenticamente perbene (e non moralisticamente ipocrite) diventa un “trend” vincente, si può ancora sperare…