Il dr. Lissoni ci ha tenuto una dotta relazione sull’ alcolismo con la solita capacità di rendere semplici i concetti complessi e con la solita carica di entusiasmo e di umanità.
L’ alcol e i suoi effetti sono conosciuti fin dall’ antichità, ma solo recentemente si è arrivati a definire i sintomi e le devianze comportamentali dell’ alcolismo cronico. Sono molti milioni le persone affette da questa dipendenza e i costi sociali ed economici nei paesi occidentali sono ingentissimi.
Le donne sopportano molto meno degli uomini l’ alcol e ne subiscono gravi danni, che , in caso di gravidanza, colpiscono anche il nascituro.
Come si esce dall’ alcolismo? In genere non si guarisce del tutto, ma un buon supporto psicologico e l’ aiuto di gruppi e comunità finalizzati al recupero e alla riabilitazione degli alcolisti possono ottenere ottimi risultati.
< < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < < Nella seconda ora il prof. Cossi, docente di storia, ci ha offerto l' occasione per un ottimo ripasso della storia della Venezia Giulia dall' 800 ai giorni nostri, per arrivare poi a capire in seguito come si sia potuto giungere all' orrore delle FOIBE. L' excursus ha preso le mosse dal Congresso di Vienna (1815), che ristabilì sui troni sconvolti da Napoleone gli antichi regnanti. L' Istria, territorio di tradizioni e lingua italiana (già appartenuto alla Serenissima), viene assegnata all' Impero Austro-Ungarico, crogiolo di nazionalità e popoli diversi . Dopo l' unità d'Italia, il sentimento di irredentismo si acuisce, ma nel 1882 l' Italia entra a far parte della Triplice Alleanza con Austria e Germania e quindi non può più far valere nessuna rivendicazione sui territori della Venezia Giulia. Agli inizi del '900 gli Sloveni di Trieste e dell' Istria, rivendicano la propria identità nazionale e linguistica e gli Austriaci appoggiano le loro rivendicazioni anche per ridimensionare la comunità italiana, che reagisce rinfocolando l' irredentismo. Con la fine della 1^ Guerra Mondiale, l' Austria viene ridotta alle dimensioni attuali e l'Istria diventa italiana. Con l' avvento del fascismo, gli Italiani vogliono cancellare l' identità e la cultura slovena e perseguitano i capi delle comunità. Dapprima la Chiesa locale si erge a difesa della minoranza, ma poi coi Patti Lateranensi viene messa a tacere, allontanando i Vescovi che avevano sostenuto i diritti degli Sloveni. Si arriva così alla II^ Guerra Mondiale, quando l' Italia al fianco dei tedeschi invade la Jugoslavia e si impadronisce di molti territori. Gli slavi reagiscono organizzando bande di partigiani ed ha inizio una terribile carneficina che non risparmia nemmeno i civili. I fascisti si appoggiano a gruppi anticomunisti che operano rastrellamenti e riempiono vari campi di concentramento.