Nel fazzoletto di terra che si trova dietro casa, arrivano abitualmente una coppia di merli con eventuale prole da svezzare, una quantità imprecisata di passeri che spesso si cibano dei semi delle verdure che intenderei coltivare e, in inverno , qualche pettirosso infreddolito.
Oggi, mentre approfittavo di una desideratissima ora di sole (dono della proverbiale estate di S. Martino) per riordinare all’ esterno, mi è passato accanto un uccellino bellissimo, simile a quello che è rappresentato qui sopra. Era molto piccolo; si è posato sui rami del lillà ed è rimasto lì a pochi metri da me a guardarsi attorno con fare curioso, per nulla disturbato dalla mia presenza. Si è poi spostato sul melo dei vicini e ha beccato con soddisfazione una mela un po’ appassita rimasta sui rami.
Mentre lo ammiravo mi chiedevo come la natura abbia potuto concentrare in un esserino di pochi grammi tanta leggerezza e tanta armonia di forme e di colori. Poco dopo ha ripreso il volo ed è scomparso velocemente.
Guardando su internet ho visto che si tratta di una cinciallegra: spero che torni qui ogni tanto durante l’ inverno: potrà dividere coi merli, i passeri e i pettirossi il cibo che sempre lascio a disposizione dei piccoli amici pennuti.