Riprendendo il discorso interrotto nella lezione precedente, il dr. Sassi prende le mosse ancora dalla teoria di Wegener sulla geologia evolutiva che prospetta l’esistenza di un unico continente originario, la Pangea di 300 milioni di anni fa, poi “frantumato” in diverse placche all’inizio del Mesozoico (250 milioni di anni fa).
Dagli studi sulla forza di gravità si è potuto dedurre che la parte più intern, il mantello arriva della Terra deve essere molto più densa della crosta esterna del nostro pianeta; del resto le nostre perforazioni arrivano al massimo ai 7 Km. , un nulla in confronto ai 6mila Km del raggio terrestre. Anche i terremoti consentendo di studiare la deviazione delle onde sismiche, dovuta alla diversa densità degli strati interni della Terra, ci danno utili informazioni sulla sua conformazione. Come si vede nell’immagine qui sopra, la crosta esterna è molto sottile (appena 35 Km.), il mantello (rocce fluide) misura circa 2900 Km e il nucleo (interno+esterno) oltre 3000 Km.
Man mano che ci si avvicina al centro della Terra la temperatura aumenta, ma in modo diverso: nei primi strati aumenta molto velocemente poi con un andamento molto più lento fino ad arrivare a 4000/5000 gradi. Questo ci dice che al centro della Terra c’è una sorgente che continua a produrre calore (e da qui deve essere nata l’idea dell’Inferno che doveva essere sotto terra): essa è la radioattività che produce energia nucleare.
A pochi km. di profondità le rocce sono fuse, quindi le placche esterne della crosta terrestre galleggiano e si spostano più o meno lentamente e il loro movimento viene originato a partire dalle dorsali oceaniche (imponenti catene montuose che si trovano sul fondo degli Oceani). I movimenti più rapidi si verificano tra la placca dell’Oceano Pacifico (che comprende l’Australia e la placca Nasca (alla sua destra).
Dai movimenti delle placche vengono originate le catene montuose, i terremoti e i fenomeni vulcanici.
Il continente africano viene spinto verso nord e questo ha dato origine alla quasi ininterrotta sequenza di catene montuose che parte dalle Alpi fino ad arrivare agli estremi del continente asiatico.
Nella prossima lezione, il dr. Sassi ci racconterà come tutto questo abbia determinato le particolari caratteristiche del nostro territorio.
Grazie, dr. Sassi! Aspettiamo la continuazione di questa interessante lezione.