Si è da poco conclusa a Lariofiere di Erba la cerimonia della consegna dell’Eufemino d’ oro, che ha avuto inizio con l’inno di Mameli e con un minuto di silenzio durante il quale scorrevano sullo schermo i tanti nomi di coloro che sono morti a causa del coronavirus.
E’ stato un momento particolarmente emozionante, poi la sindaca Veronica Airoldi ha consegnato la massima onorificenza cittadina all’ospedale Fatebenefratelli, per l’opera svolta nel fronteggiare la pandemia. A seguire è stato consegnato un segno di riconoscenza ai rappresentanti di tutte le categorie di operatori sanitari che hanno lavorato in ospedale, con sacrifici inimmaginabili, per portare aiuto ai malati che affollavano i reparti covid allestiti in gran fretta.
Un segno di ringraziamento è stato consegnato anche a tutti i medici di base, ai rappresentanti della Protezione Civile, del Lariosoccorso, del personale delle scuole, delle farmacie cittadine, degli impiegati comunali, dei commercianti, degli artigiani, dei supermercati, insomma a tutti coloro che nei momenti più difficili hanno garantito alla comunità il mantenimento dei servizi essenziali.
Grande commozione ha poi suscitato la consegna di due targhe ricordo alla memoria di due persone stroncate dal COVID, contratto mentre si dedicavano a soccorrere le persone che chiedevano aiuto: il dr. Ivan Mauri di Erba, ma operante a Brivio, e una volontaria della Protezione Civile cittadina, salutata con un applauso particolarmente sentito dai suoi colleghi e dai presenti tutti.
Tutti gli intervenuti, che hanno preso la parola, hanno comunque reso omaggio anche alla cittadinanza di Erba, che si è dimostrata generosa, solidale e rispettosa delle norme.