GRANIS è un GRuppo di ANImazione Sociale che organizza incontri di riflessione destinati a persone impegnate in politica, nel volontariato o nelle associazioni culturali.
Il tema di questa mattina era: EDIFICARE UNA CITTA’ FRATERNA.
Il relatore (di cui purtroppo non ricordo il nome) ha preso l’avvio dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, nella quale si propone una svolta netta nel modo di concepire il mondo e la realtà. Se prima si focalizzava l’attenzione sull’uomo inteso come individuo, ora si deve mettere al centro l’uomo inteso come umanità: ci si salva tutti insieme. ⌈Faccio una piccola digressione: gli Africani hanno sintetizzato questo concetto in una parola bellissima: UBUNTU che significa “non posso essere felice se gli altri non sono felici⌉. E’ importante sognare insieme “come figli di questa stessa terra”
I principi indicati nella Dottrina Sociale della Chiesa sono : personalità, sussidiarietà, solidarietà e bene comune.
Personalità: Il fondamento e il fine dell’agire sociale sono la dignità, la centralità e l’intangibilità della persona umana e la società ha il compito di creare le condizioni economiche e culturali per poter consentire il miglior sviluppo alla maggior parte di persone, che diventano soggetti di diritti e doveri.
Sussidiarietà: Non siamo individui isolati, ma inseriti in una società che ci pervade: l’altro è parte di noi. In questa ottica anche l’economia deve cambiare prospettiva: non deve solo mirare a creare ricchezza per alcuni, ma perseguire il bene comune. Il privato deve armonizzare con le istituzioni i propri interventi finalizzandoli al bene comune.
Solidarietà: se anticamente il termine veniva usato solo in campo giuridico, poi con la rivoluzione francese fu esteso a indicare la condivisione del patrimonio culturale, economico, culturale e valoriale ereditato “in solido” dalle generazioni precedenti e da ritrasmettere accresciuto alle generazioni successive. Il solidarismo cattolico nasce tra fine 800 e primi del novecento come via intermedia tra socialismo e liberalismo. Solidarietà è “la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune”, fondata sul convincimento che il pieno sviluppo viene frenato dalla ricerca ossessiva del profitto e dalla sete di potere.
Il bene comune: già nell’antichità i pensatori più importanti avevano concepito la società come “un corpo” le cui membra sono chiamate a collaborare per il bene di tutto l’organismo. Per S. Tommaso il bene comune è il fine di una società in cui “la convivenza è buona, virtuosa, giusta, felice ..”
A questo punto un breve intervallo ha consentito ai convenuti di riflettere sugli spunti offerti dal relatore e al rientro in aula si sono succeduti alcuni interventi sul tema della famiglia come primo nucleo sociale in cui vivere sussidiarietà e solidarietà per realizzare il bene comune e sulla necessità di promuovere la cooperazione tra associazioni ed enti per risolvere situazioni di grave disagio e sofferenza sia in famiglia che nella scuola.. Un altro approfondito e argomentato intervento ha messo in luce quanto della Dottrina Sociale della Chiesa è stato recepito nella Costituzione Italiana.
Ci sono stati anche due interventi critici nei confronti di quei cattolici che, pur interessandosi ai problemi della società e pur dedicandosi addirittura al volontariato, tuttavia non accettano di impegnarsi direttamente nella politica, preferendo delegare ad altri questo compito che Papa Francesco ha definito “la più alta forma di carità”.
La mattinata si è conclusa, come al solito, con la partecipazione alla messa e devo dire che queste occasioni (i convegni del Granis) sono i soli casi in cui tra i fedeli la percentuale femminile è pari allo 0,…%
Forse in queste occasioni si potrebbe anche osare un po’…ad esempio parlando di diritti e doveri perchè non dedicare due parole al diritto di proprietà? Come ha detto Papa Francesco, il diritto di proprietà può non essere un diritto assoluto in certe situazioni, quando la proprietà privata diventa ostacolo per il bene comune….