Il mondo è davvero cambiato!
Ai miei tempi, quando finiva l’anno scolastico, molti ragazzi pensavano a come guadagnare qualche soldino durante l’estate per potersi pagare i libri per l’anno scolastico successivo o per contribuire al pagamento delle tasse universitarie. Ci si dava da fare per dare lezioni private ai bambini delle medie e delle elementari, o si andava come educatrici nelle colonie estive, o si andava come giornalieri a raccogliere mele, pere uva….
Ora sento invece che i nostri studenti sono rimasti bloccati in Grecia e addirittura a Dubai perché alcuni sono risultati positivi al COVID.
Capisco la voglia di festeggiare tra compagni la fine di un percorso scolastico, ma lo si può fare con una cena insieme; non capisco perché questo debba costringere le famiglie a un esborso finanziario tanto pesante e soprattutto non capisco perché chi ha fatto semplicemente il suo dovere (almeno si spera) debba pretendere un premio tanto dispendioso.
Corriamo il rischio di allevare generazioni di ragazzi pronti solo a pretendere sempre di più, senza sentirsi mai in dovere di dare il proprio contributo; corriamo il rischio di avere cittadini solo ripiegati su se stessi, indifferenti a quello che accade intorno a loro. Già ne vediamo gli effetti: nel mondo delle associazioni si fa una gran fatica a coinvolgere le nuove generazioni e se qualche giovane risponde all’appello, spesso è uno di quei nuovi italiani, figlio di immigrati, che ha alle spalle esperienze di fatica e di sacrifici e che per questo è più motivato a impegnarsi nella vita sociale.
I nostri giovani sono troppo abituati ad avere tutto senza sforzo e temo che il prossimo futuro li vedrà perdenti nel mondo del lavoro, dove la competizione è sempre più spietata.