Non so se ancora oggi le maestre assegnino ai loro scolari il tema “Cosa farò da grande…”. Io ricordo che ero in quinta, una mattina dovetti svolgere questo tema e scrissi che mi sarebbe piaciuto diventare una campionessa dello sport oppure una missionaria in terra d’Africa (certo le due cose erano molto diverse, ma la cosa non mi aveva per nulla dato pensiero).
Come mi era venuta quella seconda idea? Certo ne avevo sentito parlare in casa, a scuola o in parrocchia, perchè era un tempo in cui la gente ammirava chi, spinto da fede religiosa o da spirito di solidarietà, aveva il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle: famiglia, amici, possibilità di successo, per andare in terre lontane ed essere di aiuto a chi era sofferente, a chi era povero, a chi era orfano…..
Sì, un tempo questi eroi della solidarietà riscuotevano l’ammirazione di tutti e non di rado accendevano nei giovani un tale spirito di emulazione da indurli a seguire le loro orme sulle strade del mondo. La generosità, la dedizione al prossimo, il coraggio, l’abnegazione erano valori importanti e condivisi.
Oggi, leggo sui social commenti da far rabbrividire sul rapimento della ventitreenne milanese in Kenya…. e questo mi fa capire che il mondo ha intrapreso una strada pericolosa, forse di non ritorno….
Io, per parte mia continuo ad ammirare chi sa anteporre le sofferenze degli altri al proprio tornaconto e qui ci sono le belle storie di alcuni di loro che ancora oggi sanno intraprendere strade diverse da quelle suggerite dalla logica imperante.