Questo sarà un Natale un po’ sottotono anche per me, così come il momento suggerisce anche a livello collettivo.
Non si potrà infatti non penare, mentre noi festeggiamo insieme ai nostri cari in case calde e sicure a quelli che lo trascorreranno al freddo, al buio e senza acqua o nelle trincee piene di fango e ghiaccio; ma pensando a questi, cioè agli Ucraini, mi verranno in mente quelli che a causa di guerre ormai dimenticate soffrono la fame e vivono in accampamenti in cui si può solo cercare di sopravvivere agli stenti e alla povertà.
E quando saremo a tavola il pensiero volerà certamente a quelli che non sono più con noi e ai quali potremo solo dedicare una preghiera guardando le loro sedie vuote.
Questo però non deve togliere la gioia del Natale ai più piccoli e quindi faremo festa, nascondendo le nostre pene dietro ai sorrisi .
Buon Natale dunque, Buon Natale comunque!!