Gandhi e la tolleranza.

C’è chi in questi giorni bui attribuisce alle religioni la causa dei tanti massacri, solo perchè i colpevoli si fanno saltare in aria gridando “Allah u akbar” (spero si scriva così). Poi si scopre che il presunto martire per la fede ha fino a pochi giorni prima infranto tutte le regole della sua religione. E’ chiaro quindi che la motivazione religiosa è solo un modo per dare un’etichetta più nobile a un atto di odio puro e semplice.

Quelli che vedono nelle religioni il peggiore dei mali dicono poi che sarebbe meglio cancellarle tutte o almeno proibirne il culto pubblico. …ma ci sarà sempre qualcosa per cui gli intolleranti vorranno scontrarsi con chi la pensa diversamente da loro: potrà essere il colore della pelle, il colore degli occhi, la fede politica, la squadra di calcio, il modo di cucinare l’amatriciana…. Ogni pretesto è buono per scannarsi a vicenda quando si ha la volontà di imporre il proprio punto di vista.

Perciò sarà bene che alleniamo noi stessi ed educhiamo i nostri figli alla tolleranza, al rispetto sempre e comunque di chicchessia, così come ammoniva Gandhi:

 

Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
(Mahatma Gandhi)