La forzata inattività porta inevitabilmente con sé anche disturbi nel ritmo del sonno e la notte appena trascorsa è stata veramente interminabile….. trascinare una gamba ingessata e dolorante in infinite evoluzioni tra le coperte in cerca di un posizione “comoda” è cosa che non induce a pensieri rosei.
E’ così che ho passato la notte con la sgradevole compagnia dei fatti più incresciosi riportati ieri dalle cronache: ho rivisto centinaia di volte il gesto profondamente vigliacco e crudele di quel triestino (vicesindaco?) che gettava in un cassonetto le coperte di un clochard e accompagnava questa sua prodezza con un tweet carico di disprezzo. Mi dispiace non aver studiato diritto: a quest’ora saprei se quel prode cittadino potrebbe essere denunciato per appropriazione indebita o furto o qualche altro capo di imputazione…..
Un’altra immagine che mi ha perseguitato è stata quella della stazione di Roma in cui erano state allestite 30 brandine per ospitare i senzatetto vista la notte particolarmente gelida, ma solo alcune erano state occupate. Fuori premevano per entrare alcuni immigrati, ma qualcuno ha impedito loro di entrare in stazione e le brandine vuote sono state smantellate….Nella città di Roma!!!!!! Cose così non si erano mai viste…..
E da ultimo è venuto il battibecco virtuale con un onorevole leghista che ha pubblicato su Facebook degli slogan, attribuendone falsamente uno al PD: non c’è nulla che mi irriti di più di chi attribuisce ad alti intenzioni e pensieri mai espressi…..è così che allo slogan leghista “prima gli Italiani” ho commentato parafrasando un altro slogan: Primo: restare umani. Si è così innescato un breve battibecco da tastiera in cui alla fine ho fatto presente che l’ esibizione muscolare della Lega di questi giorni pare spropositata: alla fine dei conti rappresenta poi solo il 17% dei votanti…fino a nuove elezioni…
Facebook di questi tempi poi mette a nudo una umanità talmente sconvolgente nella sua ottusità che penso di starne alla larga stasera … forse la prossima notte potrò chiudere gli occhi almeno per un po’…