Io e il passaporto: un rapporto difficile,

Era da parecchio tempo che non prendevo l’aereo e avevo un po’ dimenticato le varie formalità, ma il controllo della polizia è filato liscio, anche se ovviamente i vari pezzi di titanio che mi porto addosso da tempo hanno richiesto un’ispezione particolare della poliziotta di turno.

Io, Grazia e Samu ci siamo avviati verso i gates, ma Grazia si è fermata a guardare i negozi. A un certo punti Samu ed io ci siamo fermati per aspettarla e in quel momento abbiamo sentito dall’altoparlante una voce che diceva:- La signora Wwxxyyjj Catellani è attesa all’ufficio sicurezza – Io e Samu ci siamo guardati perplessi: avevano chiamato proprio me o qualche altra persona col mio stesso cognome? Nessuno di noi due aveva capito che nome fosse stato detto.

Io ho pensato che doveva per forza esserci qualcun altro col mio cognome in quel momento a Malpensa: perchè mai avrebbero dovuto cercarmi? se proprio ero io la persona cercata, mi avrebbero richiamato …. Poi un lampo: guardai nello zaino … mancava il mio passaporto!!!! Corsi immediatamente a recuperlo e ci sedemmo in attesa di conoscere il gate del nostro volo e subito ci raggiunse la notizia che il volo sarebbe partito con quasi due ore di ritardo!!.

Mi sono messa a fare parole crociate fino al momento in cui ci siamo dovuti mettere in fila per l’imbarco e anche qui il passaporto ha voluto mettermi in difficoltà scivolandomi via dalle mani. Istintivamente mi sono piegata per raccoglierlo senza rendermi conto che avevo sulle spalle uno zaino piuttosto pesante e così per qualche attimo ho temuto di non potermi rialzare. Già mi vedevo costretta a chiedere aiuto : che situazione imbarazzante!!! ma poi, con uno sforzo non da poco, sono riuscita a recuperare la posizione eretta, con grande sollievo dei miei compagni di viaggio…

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