Nella storia agghiacciante dello stupro di gruppo a Capodanno, in una casa bene di Fiorenze, mi lascia veramente costernata l’idea che le due dodicenni non abbiano detto nulla ai genitori rientrando a casa: hanno accettato l’accaduto come fosse una cosa irrilevante o si sono vergognate tanto da non poterne parlare? Spererei che la risposta sia nella seconda ipotesi, perchè sarebbe indice che le bambine hanno preso coscienza della gravità dei fatti di quella notte, ma da ciò che si evince dai giornali sembrerebbe che le due ragazzine, invitate a non dire la loro età, siano state convinte ad accettare quei rapporti sessuali con ragazzi di poco più grandi e che abbiano quindi considerato l’accaduto come parte della festa, così come una volta si faceva il trenino cantando e correndo intorno alla stanza, uno scherzo insomma …
Uno scherzo che rivela una mancanza di autostima impressionante da parte delle ragazze (pardon, bambine), che pur di sembrare “emancipate” si adattano a diventare oggetti da usa e getta … Se fossi nei panni dei loro genitori mi sentirei davvero schiacciata dalla responsabilità di non aver saputo far capire a quelle bambine che cosa preziosa e irripetibile esse siano.