Il fenomeno del bullismo pare stia devastando la scuola italiana e sembrerebbe essere spuntato dal nulla.
Non credo sia così: il bullismo è sempre esistito, ma forse aveva meno seguaci perchè faceva meno rumore. Con l’uso dei cellulari che consentono la diffusione rapida e senza limiti delle bravate commesse, i bulli hanno l’impressione di diventare popolari, per questo direi che la prima cosa da non fare è quella di condividere i video. La seconda cosa da fare è quella di spiegare ai ragazzi le conseguenze, anche penali, del loro uso scriteriato del cellulare e infine sarebbe bene consentirne l’uso in classe, ma solo in certi giorni destinati alla ricerca di gruppo su argomenti prestabiliti. Questa opera educativa però non deve essere delegata solo alla scuola: la famiglia ha il ruolo più importante nell’educare al rispetto dei propri compagni, al rispetto dei superiori, al rispetto delle regole, a imparare a dissociarsi con forza dai comportamenti devianti di eventuali compagni, tentati dal delirio di narcisismo che li spinge a violentare la dignità degli altri.
Ma, soprattutto, condanniamo i bulli al silenzio e all’oscuramento !