Ieri sera la Via Crucis al Colosseo ha dato voce a tutte le sofferenze del mondo.
A portare la croce nelle tradizionali 14 stazioni, si sono alternate persone provenienti da tutte le zone più martoriate della terra: da quelle afflitte dalla guerra a quelle devastate dal terrorismo che costringe intere popolazioni ad abbandonare le proprie case e ad affrontare viaggi pericolosi in balia di trafficanti senza scrupoli e di ogni avversità.
Ancora una volta al dolore del Crocifisso si è unito il dolore di un’umanità oppressa non tanto da un fato ineluttabile, ma dall’ egoismo di chi coi soprusi e con la violenza più spietata vuole imporre le ragioni del proprio meschino tornaconto.
Chi raccoglierà il grido di dolore del mondo che ieri sera abbiamo ascoltato? Chi vorrà veramente far trionfare diritto e giustizia? Dietro le parole di tanti politici che proclamano il loro desiderio di pace ci sarà davvero una ferma volontà di perseguirla con onestà e fermezza?
Possiamo solo sperarlo e pregare.