Ottobre in giardino.

In queste splendide giornate di ottobre , il cielo è azzurro come non mai e il sole riesce ancora a far sbocciare gli ultimi fiori. Stamattina andando nell’ orto stavo quasi per calpestare quella che mi era parsa una foglia secca e che invece era una enorme cavalletta, che si stava crogiolando al sole. Si è lasciata fotografare mostrando un dignitoso distacco da diva consumata, poi è rimasta quasi immobile a lungo sempre sulla stessa pietra, incurante del fatto che io le passavo accanto : sa bene che questo sole non durerà a lungo…..meglio approfittarne!

 

Il trionfo di Brunetta (inteso come ministro).

Brunetta ce l’ ha fatta! Ha tenuto il punto  mettendo sotto scacco il governo per mesi al grido : “Abolire l’ IMU  o il governo cade!!!!”

Ora  l’ IMU  non c’ è più  almeno per il 2013 , così almeno pare leggendo il Corriere.it.

Al suo posto avremo però TRISE , cioè TARI + TASI  !!!! e a conti fatti credo che forse pagheremo un po’ di più, ma non ci si poteva aspettare altro, visto che stiamo rischiando la bancarotta e che nessuno affronta con serietà i problemi strutturali del nostro paese.

Brunetta canterà vittoria per  “la distesa dei giorni”  e ometterà di dire che durante la campagna elettorale il suo partito aveva promesso anche la  restituzione dell’ IMU pagata, ma noi potremo solo dire che “se non è zuppa è pan bagnato”….

Cosa è mancato a Roma quel 16 ottobre.

70 anni fa nel ghetto di Roma si stava svolgendo il rastrellamento di 1022 ebrei da parte delle SS. Solo 25 di loro sopravvissero.  Mi pare che sia molto appropriato ricordare quei tragici avvenimenti con questa poesia di Bertold Brecht.

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,

e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,

e non c’era rimasto nessuno a protestare.

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Quando un diritto viene calpestato per una categoria di persone, possiamo essere certi che prima o poi lo stesso diritto verrà negato anche a noi. L’ indifferenza verso le sofferenze altrui è un grave peccato di omissione: forse ci creiamo un alibi dicendoci : cosa posso fare io? Non conto nulla…..Ma anche chi non conta nulla ha almeno una voce per gridare il proprio dissenso e la propria indignazione…..ed è questo che è mancato quel giorno a Roma…

UTE: Diritto e Fisica Moderna.

Diritto : IL RIPUDIO DELLA GUERRA E LA SOVRANITA’ DEGLI STATI. (docente: dr. Spagnuolo).

L’ articolo 11 della nostra Costituzione afferma un concetto totalmente nuovo per i tempi in cui essa è stata scritta: l’ Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, ammette solo la guerra difensiva e promuove azioni diplomatiche per dirimere le controversie tra Stati.
In un’ Europa impegnata da secoli in guerre coloniali e percorsa per quasi due millenni da conflitti fratricidi per qualche lembo di terra in più, affermare il ripudio della guerra è stato un atto quasi rivoluzionario.

Al fine di dirimere le controversie fra stati sono stati istituiti degli organismi internazionali , quali l’ ONU e la CEE ; con l’ adesione a questi organismi ogni stato membro accetta di porre limiti alla propria sovranità.

Perchè si possa parlare di Stato devono coesistere tre elementi: territorio, popolo e sovranità.
La lezione è proseguita con l’ analisi di questi tre elementi e dei casi particolari riconducibili all’ attualità.
– Può la Lombardia , ad esempio, richiedere il riconoscimento come stato indipendente? No, perchè alle regioni interne di uno stato o agli stati che appartengono a una federazione non è riconosciuta sovranità esterna, cioè il potere di trattare con altri Stati.

– Può la Palestina essere riconosciuta come stato indipendente? Sì, perchè l’ ONU ha riconosciuto il suo diritto di esistere e di avere propri rappresentanti al Palazzo di vetro.

L’ argomento non era certo dei più facili, ma i continui agganci con la realtà di oggi l’ ha reso estremamente interessante.

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Fisica moderna: DALLE VICINANZE DEL NULLA VERSO LA TOTALITA’ DEL COSMO. (PROF. DAMIANI)

La lezione ha preso spunto dai famosi versi danteschi: “Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”.
*Considerare la nostra semenza significa porsi le eterne domande esistenziali: Chi siamo? Da dove veniamo? Perchè siamo?
*Chi sono i bruti? Sono coloro che non alzano mai lo sguardo dalla terra e dal contingente senza chiedersi mai il PERCHÉ.

*Seguire virtute e canoscenza vuol dire chiedersi non tanto il fine, quanto la causa della vita.

In definitiva il senso della vita sta nel percorso verso la virtù e la conoscenza ( e qui il docente ha fatto riferimento al passo evangelico : Io sono la Via, la Verità e la Vita). Tutto il male del mondo deriva dall’ ignoranza .

Dopo questa premessa il professore ci ha introdotto il discorso sulla scienza che va alla scoperta del “più piccolo del più piccolo” mostrando come il DNA sia un’ infinitesima parte del nostro organismo, che il bosone di Higgs , di cui tanto si è parlato, è a sua volta una miliardesimo del DNA e che procedendo verso l’ infinitamente piccolo si arriva alle vicinanze del Nulla , alla trama dello Spazio-Tempo.

Questi temi non sono certo cose di cui sentiamo parlare tutti i giorni, ma il prof. Damiani sa renderli suggestivi e, direi, poetici.

 

Il lupo più cattivo non è quello delle favole.

Il lupo cattivo non è solo nelle favole….

Questa è una storia da divulgare il più possibile: una tredicenne bresciana viene contattata tramite facebook da un giovanotto svizzero più grande di lei, che le fa una corte assidua per un po’ , poi la incontra, le fa regali e infine la convince a fuggire con lui. Per fortuna lei, in un momento di lucidità, riesce a telefonare ai suoi e a chiedere aiuto. Polizia italiana e svizzera intervengono tempestivamente e l’ orco viene arrestato, mentre la bambina può tornarsene a casa. Dietro questo episodio si intravede un gruppo organizzato al fine di rapire bambine da destinare…. a quale turpe mercato? non oso nemmeno immaginare.

Genitori, nonni…vegliate sulle “amicizie” dei vostri figli; frequentate anche voi i social network e non sottovalutate nessun segnale che possa suscitare inquietudine: i lupi delle favole non fanno più paura a nessuno, ma attorno a noi ci sono esseri ben più spregevoli e pericolosi.

Ultime dai cuccioli.

Elisa, ora in prima media, ha una naturale predisposizione per la lingua inglese e ha un’ ottima pronuncia; l’ insegnante le chiede se è stata in Inghilterra e lei:
– No, non sono stata in Inghilterra, ma ho una nonna che studia l’ inglese e una zia che vive a Londra…-

Cosa può influire tutto ciò sulla tua pronuncia, Elisa, non so….credo proprio che tu debba ringraziare piuttosto la tua buona stella….
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Davide è molto felice nella sua nuova casa, avendo finalmente una cameretta tutta per sè. Ha sistemato i suoi giocattoli preferiti sulle mensole badando a metterli in modo da poterli vedere anche da sdraiato e appena ha un po’ di tempo si ritira nella sua cameretta a giocare. Sta scoprendo il piacere della privacy!!!
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– Sei proprio un bel bambino!- dice la mamma a Samuele. E lui: – Sarebbe meglio che fossi un p’ meno bello: le bambine mi rincorrono per baciarmi e io devo scappare!-
E’ proprio vero che c’ è un tempo per ogni cosa, anche per apprezzare le attenzioni del gentil sesso… :-)))

Chiedere aiuto.

Al Supermercato.
– Mi scusi, signora, mi aiuta a trovare le caramelle R…. e quelle al miele?-
A rivolgermi questa domanda mentre mi attardo con la mia amica davanti agli scaffali dei dolciumi è un vecchio signore alto , magro, dai capelli candidissimi e il portamento distinto. Subito dopo avermi rivolto la domanda , si scusa dicendo che non vuole farmi perdere tempo …e accenna ad allontanarsi. Per fortuna l’ occhio mi cade subito sopra i pacchetti di caramelle R…. che lui sta cercando e gliele porgo dicendo:
– Non si preoccupi, noi non abbiamo il tempo contato….- Il signore mi ringrazia brevemente e si allontana.
Noi riprendiamo la ricerca di ciò che ci necessita e di nuovo vedo lo stesso signore che scruta incerto lo scaffale ….
-Sta cercando le caramelle al miele?-dico io- Ce ne sono qui, non so se siano quelle che servono a lei…- Lui un po’ rude le prende quasi spazientito e dice :- Andranno bene!- e di nuovo si scusa e ringrazia quasi vergognandosi.

Immagino che sia la prima volta che viene a fare la spesa da solo, forse altre volte c’ era a fargli compagnia una moglie che oggi non può essere qui con lui e sento la sua pena e il suo smarrimento.
Dev’ essere penoso dover chiedere aiuto a degli estranei….

Che bel gruppo!

Da poco le mie amiche ed io abbiamo ricominciato il corso di inglese. Siamo in sette, di cui: quattro hanno dei figli all’ estero, una è di origine russa e altre due sono amanti dei viaggi.
Ci ritroviamo una volta alla settimana da un’ insegnante che ci spiega le regole, ci propone letture ed esercizi, poi ci riuniamo nella casa di una di noi per “fare i compiti” ed è forse questa la parte più simpatica e proficua: ognuna mette a disposizione delle altre le cose che ricorda o che ha capito e ci si confronta. A volte sorgono problemi controversi e allora consultando testi, schede o dizionari cerchiamo insieme la soluzione più giusta.
Rimettersi a studiare dopo tanto tempo non è facile per nessuno, ma soprattutto per le meno giovani di noi ( e io credo di avere il primo posto in classifica, anche se ho il vantaggio di avere sempre avuto la possibilità di rinfrescare le mie conoscenze).
Credo che solo le donne siano tanto umili e nello stesso tempo tanto aperte e coraggiose da intraprendere un’ esperienza come questa. La difficoltà maggiore per tutte consiste nel memorizzare quanto si va imparando e il rischio di scoraggiarsi è sempre presente, ma i nostri incontri fatti di studio sì, ma anche di momenti di relax per lasciare spazio a un caffè o a una tazza di tè e a qualche chiacchiera in libertà, servono anche a sostenerci l’una con l’ altra.
In questo modo abbiamo fatto tutte notevoli progressi e forse il vantaggio non è solo circoscritto alla conoscenza della lingua, ma va esteso anche al fatto che nelle due-tre ore, che passiamo insieme, riusciamo a dimenticare un po’ le pene , i pensieri, le ansie che in misura diversa affliggono ciascuna di noi, come in una specie di terapia di gruppo.
Grazie, amiche mie, per le belle ore che mi regalate!