Chi ben comincia….
Oggi prima lezione dell’ anno all’ UTE. Dopo i saluti del presidente, dell’ assessore comunale e dell’ assessore regionale , don Ivano ha brevemente tracciato la figura di Etty Hillesum evidenziando la straordinarietà del messaggio che ci viene dal suo “DIARIO” e la straordinarietà della sua vita tragicamente finita in un forno crematorio.
Per completare questa giornata di “benvenuto” all’ UTE il nostro coro, di cui ho già avuto modo di magnificare la bravura, ha eseguito mirabilmente alcune delle più belle canzoni italiane e straniere , come ” O sole mio”, “Tu ca nun chiagne”, “La Paloma”, “Non ti scordar di me” solo per citarne alcune. L’ esibizione si è poi conclusa con un minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa, una breve preghiera e l’ esecuzione di “Ave Verum” di Mozart.
Ho scorso il calendario delle lezioni in programma e credo che questo bell’ inizio sia solo un’ anticipazione “golosa” per un anno che si preannuncia molto interessante.
La direzione giusta.
Secondo la concezione cinese (Taoismo) è meglio avere troppo poco che avere troppo, ed è meglio lasciare un’ opera incompiuta che compierla in eccesso, perché, se è vero che in questo modo non si va molto lontano, si è però sicuri di andare nella direzione giusta.
Proprio come l’ uomo che vuole andare sempre più lontano verso Oriente finirà in Occidente, coloro che accumulano sempre più danaro per aumentare la loro ricchezza finiranno con l’ essere poveri.
La moderna società industriale, che cerca continuamente di alzare il “livello di vita” e così facendo abbassa la qualità della vita per tutti i suoi membri, è un esempio eloquente di questa antica saggezza cinese. (Brano tratto dal libro “Il Tao della fisica” di Fritjof Capra)
Sto leggendo il libro da cui ho tratto questo brano e la considerazione sulla società industriale mi pare spieghi perfettamente le tragedie che stiamo vivendo in questi giorni e la crisi che ci morde da anni ormai.
Sapremo cambiare mentalità e non mettere più al centro della nostra vita i dividendi e i profitti, ma le persone coi loro diritti e i loro doveri? Credo che da questo dipenderà il futuro dell’ umanità.
Cosa c’ è di male a bere una bibita zuccherata?
Copio e incollo qui la mail che mi è stata inviata da OXFAM ….dopo aver letto credo che chi deve rinunciare allo zucchero e ai dolci per riequilibrare la propria dieta, affronterà più volentieri i piccoli disagi e le rinunce che si trova ad infliggersi.
/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/% Sapevi che spesso lo zucchero contenuto nelle tue bevande e nei tuoi cibi preferiti viene prodotto dopo aver cacciato i contadini dalla loro terra? La corsa allo zucchero sta affamando intere famiglie, ma TU puoi cambiare la situazione! |
||
Coca-Cola, Pepsi e ABF non stanno facendo granché per cambiare le cose. In molti casi le loro politiche aziendali sono troppo deboli e non riescono a sapere nemmeno se il proprio zucchero proviene da terra accaparrata. Firma la petizione e chiedi a Coca-Cola, Pepsi e ABF di fare in modo che il loro zucchero non causi land grabbing. Grazie di cuore! Insieme possiamo costruire un futuro migliore per chi coltiva il cibo che mangiamo.Elisa Bacciotti Direttrice Dipartimento Campagne /%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/%/% Anche bere una bibita può contribuire a creare le condizioni perchè si verifichino tragedie come quella di oggi all’ Isola dei Conigli; cerchiamo di bere tanta buona acqua e non dovremo sentirci complici di chi caccia i contadini dalle pRoprie terre. |
Pronti?…..Via!!!
Oggi si è celebrata una messa ad Alzate Brianza, santuario della Madonna di Rogoredo, per inaugurare il nuovo anno accademico dell’ Università della Terza Età di Erba: è stato bello ritrovare tanti visi conosciuti ! Dopodomani cominceranno le lezioni e credo che vorrò perdermene il meno possibile: gli argomenti sembrano particolarmente interessanti…..
Il mio nome è S. e vengo dalla Siria…
– Il mio nome è S. e vengo dalla Siria, sono in Italia da vent’ anni.-
Così si è presentata questa mattina una signora di mezza età per la prima volta alla scuola di italiano per stranieri. Ha difficoltà nel leggere e nello scrivere in italiano, ma parla molto bene la nostra lingua.
Quando, terminato il test mirante a individuare il suo livello di preparazione, sta per andarsene, lei tiene a precisare che è andata a scuola, dietro le insistenze della madre, solo fino a 7 anni, mentre nella sua famiglia i maschi sono arrivati anche all’ università.
– In Siria è così – continua – se sei femmina non hai diritto di andare a scuola, subito devi lavorare.-
-E’ difficile la vita delle donne in Siria – osservo io – ma speriamo che le cose possano cambiare.-
– Là non cambierà mai nulla – dice S. – Qui io ho fatto studiare i miei figli : sono stati loro a spingermi a venire a questa scuola e io verrò ogni volta che potrò-
S. per far studiare i suoi figli ha lavorato molto e non ha finora potuto imparare a leggere l’ italiano; ora che ha perso il lavoro e i figli son cresciuti, può pensare un po’ a sè. Mentre se ne va, mi chiedo se il suo risentimento per i suoi diritti negati sia comune a molte altre donne nel suo paese o se sia frutto dell’ aver sperimentato il nostro modo di vivere.
L’ istruzione delle donne , meglio delle bambine, è il primo passo verso l’ affermazione del diritto all’ uguaglianza e io , contrariamente a S. , spero che qualcosa cambi e cambi in fretta; per questo auspico che a livello mondiale si applichino delle sanzioni a quei paesi che continuano a negare i diritti fondamentali alla popolazione femminile.
Chissà se un giorno anche S. potrà dire come me : DONNA E’ BELLO!
E venne un uomo…
Papa Francesco e Scalfari: incontro-intervista
Consiglio vivamente la lettura di questo articolo che Repubblica.it mette in primo piano oggi, trascurando le pur importanti notizie che riguardano la nostra caotica e ,direi, demenziale situazione politica.
Il fascino di questo colloquio è nel sentire come due persone anziane, così diverse tra loro per storia personale, scelte di vita e culture antitetiche, almeno apparentemente, riescano a parlarsi direi quasi a cuore aperto e sentire come si stabilisca tra loro un rapporto di affettuoso rispetto.
A volte , in tempi non lontani, non ero più molto sicura di essere una “brava” cattolica: troppe cose mi disturbavano nelle scelte e nel linguaggio delle gerarchie ecclesiastiche, spesso più attente al loro tornaconto che al bene della Chiesa, che è il POPOLO di DIO. Ora questo papa parla un linguaggio diverso, che scalda i cuori e riaccende le speranze. Dice che l’ amore è la cosa più importante , e amare vuol dire ascoltarsi senza pretendere di cambiare l’ altro o di convertirlo , ma con la volontà di capirlo. Dice che la Chiesa deve essere povera e vicina ai più deboli , che al momento sono i giovani senza lavoro e i vecchi sempre più soli.
Se avrete la pazienza di leggere tutto il bell’ articolo che ho segnalato, alla fine forse penserete anche voi come me: “E venne un uomo mandato da Dio: il suo nome ….è Francesco”
L’ altro verso della medaglia.
Le assicurazioni – auto on line sono decisamente più a buon mercato di quelle stipulate con il tradizionale assicuratore, che viene anche a prendersi i soldi della polizza a domicilio, ma cosa capita quando capita un incidente?