La primula intrepida.

Dopo la fioritura primaverile, l’ anno scorso , l’ ho trapiantata in un vaso e messa al riparo dal sole dell’ estate ai piedi di un cespuglio ornamentale.
E’ fiorita anche durante la stagione più calda e continua fino ad ora a mostrare ora un solo fiore , ora due:i petali bianchi si affacciano appena tra il verde tenero delle foglie e sfidano coraggiosamente le intemperie.
Sta per arrivare il periodo più freddo dell’ anno: riuscirà l’ intrepida primula a sopravvivere fino alla primavera?

UTE : medicina e cultura balcanica.

Sono riprese con mio enorme piacere le lezioni all’ UTE. E’ stato bello ritrovare visi amici e chiacchierare piacevolmente in attesa dei relatori.

Nella prima ora il dr. Lissoni ci ha spiegato in. modo semplice e interessante cosa siano i neurotrasmettitori (sostanze che permettono alle cellule di comunicare tra loro) e come anche nei cibi e nelle droghe siano presenti sostanze simili ai neurotrasmettitori.

Nella seconda ora il prof. Marco Creuso ci ha tenuto un’ interessante lezione sulla cultura balcanica, partendo dalla figura dell’ eclettico Emir Kusturica e dai suoi film “Underground” e “Before the rain”
Emir Kusturica Wikipedia

La sai l’ ultima?

Credo di non aver mai riso tanto n vita mia come guardando “Johnny Stecchino” di Benigni e l’ ho guardato molte volte, sempre con lo stesso divertimento.
Stamattina però una notizia mi ha fatto sbellicare dalle risate, eccola!

Alfano premier, Berlusconi all’ economia!!!!

All’ economia!!!! Ah, ah, ah, ah, !! Non posso trattenermi…..roba da “La sai l’ ultima?”

Festa dell’ Epifania.

Epifania : I magi si prostrano davanti a un Bambino riconoscendo in Lui il Messia promesso. Essi rappresentano i gentili, i non appartenenti al popolo eletto, che fino ad allora era stato il solo popolo a credere in un unico Dio-Creatore del mondo.
I magi: uomini pronti a mettere in discussione le proprie idee, le proprie credenze, le conoscenze accumulate in una vita di studi e a mettersi in viaggio per cercare riscontro ai propri dubbi; ogni credente dovrebbe prenderli a modello e non stancarsi di cercare le ragioni della propria fede.

Questa mattina, don Claudio (il nuovo parroco, di cui ho già avuto modo di parlare), è riuscito a spiegare questo passo del Vangelo anche ai bambini con parole semplici e con tono discorsivo ed efficace (non mi sono mai distratta nemmeno io, il che è tutto dire…).
Tornando a casa a piedi, data la mitezza della giornata, ho potuto vedere il calicantus in fiore, che, in un inverno appena iniziato, già ci fa pensare alla primavera.

Alunni speciali.

Alunni speciali.
Un’ insegnante di scuola secondaria superiore parla, in un libro, della sua esperienza con gli alunni portatori di handicap, mettendo in risalto come l’ integrazione in un gruppo classe di un alunno con disabilità non debba essere considerato come un peso per alunni e insegnanti, ma come un’ occasione di crescita umana e di formazione.

A dire la verità mi è parso di rileggere quanto si scriveva oltre trent’ anni fa prima che entrassero in vigore le leggi che regolano l’ inserimento di alunni con handicap e mi pare strano che si senta il bisogno di ripetere ancora oggi che è giusto offrire possibilità di inserimento anche a chi è meno fortunato: pare talmente ovvio tutto ciò… Posso capire che solo ora, forse, il problema si sta ponendo anche a livelli scolastici che prima non erano interessati dalle problematiche dell’ inserimento e che quindi si ritenga necessario proporre temi di discussione un po’ stantii.

Seppure a livello di scuola elementare, ho avuto sempre a che fare con l’ handicap e ho potuto sperimentare quanto sia stimolante doversi confrontare con problemi di apprendimento che richiedono la ricerca di nuove strade per comunicare , per rendere accessibili, in modo semplice, concetti e tecniche complessi, per adeguare alle capacità individuali gli obiettivi educativo-didattici, per ripensare l’ organizzazione della classe e delle strutture e questo alla fine è andato sempre a vantaggio anche dei ragazzi senza problemi. Vantaggi che non sono solo a livello di socializzazione e di sviluppo di una sensibilità umana e di una solidarietà più elevata, come parrebbe dall’ articolo linkato, ma anche e soprattutto a livello di qualità di apprendimento.

Son finite le feste.


Il sole tiepido e una brezza leggera fanno quasi pensare alla primavera. Nell’ orto passeri, pettirossi e merli si danno il turno a becchettare gli avanzi di cibo che lascio su alcuni mattoni ….qui in casa è tornato il silenzio dopo 20 giorni di caos, un silenzio interrotto soltanto dal ronzio del frigorifero e dal ticchettio dei tasti che sto pigiando sulla tastiera.
Elisa se ne è appena andata via con il suo papà: sarebbe dovuta tornare a casa il primo dell’ anno con Davide, ma lei ha voluto restare ancora qualche giorno e ne abbiamo approfittato per fare qualche esercitazione di matematica in aggiunta ai compiti assegnati per le vacanze: la matematica non è certo la sua materia preferita, anche perchè ha cambiato insegnante quasi ogni anno. Negli ultimi giorni si è messa anche ad aiutarmi in cucina ed era un piacere vederla darsi da fare.

In precedenza erano rimasti qui insieme Davide e Samuele, che si sono molto divertiti e hanno imparato a giocare con le racchette, a calcetto, alle pulci.
A tutti e tre è piaciuto molto visitare il presepe di Crevenna, una vera meraviglia sia per la ricostruzione in scala di paesaggi e ambienti, sia per l’ accuratezza dei meccanismi che azionano i personaggi e le riproduzioni delle macchine utensili nei vari ambienti di lavoro. Grande meraviglia ha destato anche quest’ anno la sorpresa finale del panettoncino minuscolo che arriva sulle acque del ruscello .
Ogni giorno dedicavamo qualche momento ai compiti: Ormai Davide sa leggere e scrivere , Samuele sa scrivere anche lui(anche brevi frasi), ma scrivere in inglese è cosa complicata: ogni parola va imparata a memoria e come si fa a spiegare che la stessa vocale può assumere i suoni più diversi ? La matematica invece è una vera passione per Sam , che si diverte a inventare conti anche abbastanza complessi per un bimbo di 5 anni.

La sera c’ era il momento della lettura di una storia e poi Davide voleva sentire la storia di “Cappuccetto Rosso” che raccontavamo insieme impersonando a turno i vari personaggi. Il momento più esilarante era per lui quando Cappuccetto Rosso, incontrando il lupo, si spaventava terribilmente, tanto da cominciar a balbettare e a storpiare le parole…..e dopo , detta una breve preghiera, bastavano pochi momenti per chiudere gli occhi e concedersi al sonno.

Ora, finite le feste, non resta che cominciare a riporre le decorazioni natalizie (tranne il presepe) e aspettare un’ altra occasione per ritrovarsi tutti insieme.

Save the Children in Congo.

Bambini da salvare

Nel Congo imperversa la guerra civile e molti sono quelli che per sfuggire ai massacri sono costretti a lasciare i loro villaggi per cercare scampo nella foresta o nei campi per rifugiati. In queste fughe di massa càpita spesso che i membri di una stessa famiglia restino separati senza sapere più nulla della sorte toccata ai congiunti. Se a restare soli sono i bambini, questi rischiano di andare incontro ad abusi di ogni genere e anche di venire reclutati forzatamente come soldati.
Per questo Save the Children opera principalmente per ricongiungere il maggior numero di bambini alla propria famiglia . Nell’ articolo, di cui sopra ho indicato il link, si possono leggere alcune storie a lieto fine, ma si legge anche che sono migliaia i bambini tuttora in pericolo.

Donne in India.

Donne in India.

In questi giorni sono giunte dall’ India , a ripetizione, notizie di stupri di gruppo, perpetrati su donne giovani o meno giovani e anche su bambine.Chi leggerà l’ articolo linkato sopra , potrà rendersi conto del fatto che non sono sorprendenti gli stupri, ma piuttosto il fatto che essi abbiano finalmente suscitato l’ indignazione della gente e abbiano indotto i governanti ad adottare provvedimenti per punire i colpevoli.

Tutta la mia solidarietà alle donne indiane, alle quali auguro un nuovo anno pieno di conquiste verso il riconoscimento della loro dignità di esseri umani.