Suocere d’ Italia, uniamoci!

Uccisa con uno stiletto

Pare che l’ ispirazione sia stata presa da un libro di Ken Follet,dove una spia tedesca in territorio inglese uccideva le sue vittime con uno stiletto che infilava nel loro orecchio.
E’ successo a San Giuliano Milanese: una donna muore per strada apparentemente a causa di un malore, ma le successive indagini accertano che la donna è stata uccisa con uno stiletto che le ha trafitto il cuore.
Sotto indagine è ora l’ ex-marito, che la donna aveva denunciato per stalking.

E’ l’ ennesimo episodio di femminicidio: dall’ inizio dell’ anno una donna viene uccisa in Italia ogni due giorni. Se il fenomeno ha queste proporzioni credo debba scattare un allarme : nella nostra società c’è un cancro nascosto che viene passato quasi sotto silenzio, a parte alcuni casi che certi programmi televisivi privilegiano. Ma secondo me proprio parlando sempre dello stesso caso, come ha fatto ancora una volta ieri sera Vespa a ” Porta a Porta”, induce l’ opinione pubblica a credere che si tratti di un caso eccezionale. Invece si tratta di una strage nascosta che non è frutto della follia di un singolo, ma di un male sociale: troppi uomini credono ancora di avere il diritto di decidere se la loro compagna è degna di continuare a vivere oppure no.

E’ il retaggio di un’ antica mentalità che si scontra con il nuovo ruolo della donna nella società. Per questo credo che si debbano mobilitare tutti i mezzi di informazione per dare risalto a queste notizie, che invece rimangono molto spesso relegate nella cronaca locale.

Penso anche che le donne stesse possano fare molto in forma preventiva, educando prima i propri figli maschi al vero rispetto della dignità di ogni donna e al riconoscimento dei suoi diritti, e poi mettendo sotto la propria ala protettrice la propria nuora.

Può essere difficile nel caso in cui un matrimonio stia per esplodere o sia già naufragato, ma noi donne , noi suocere, dobbiamo ricordarci anche in quel momento che una donna non è una cosa che si compra con un contratto matrimoniale e proprio in quel momento dobbiamo allertarci per dire a nostro figlio che la sola forma di amore possibile è quella che desidera il bene dell’ altro anche quando questo comporta la pena di vederlo allontanarsi.
Mi piacerebbe lanciare l’ idea di questa rete di solidarietà tra suocera e nuora che poi è la solidarietà tra donne e basta: se tutte le suocere si mobilitassero in questo senso potremmo stare più tranquille anche riguardo alle nostre figlie e a noi stesse.

Metano dai ghiacci polari.

Questa immagine, scattata in Siberia, testimonia il progressivo rilascio di metano da parte del permafrost artico, cioè da parte di quei terreni che restavano ghiacciati anche durante la breve stagione del disgelo.

Con l’ aumentare della temperatura del globo , i ghiacci polarie il permafrost si sciolgono liberando il gas che avevano incamerato durante le fasi di formazione del pianeta.

Questo fenomeno, unito all’ inquinamento va ad aumentare l’ effetto serra e quindi si sta creando un circolo vizioso che accelera sempre di più i cambiamenti climatici.

Non tutto dipende dalle attività dell’ uomo, a quanto pare, anche l’ aumento dell’ attività dei vulcani sottomarini potrebbe influenzare il fenomeno.

Questo porterà a una crisi delle forme di vita sulla terra paragonabile a quelle che hanno portato all’ estinzione dei rettili- mammiferi prima e dei dinosauri poi.?…
http://it.paperblog.com/l-emissione-di-gas-metano-dell-artico-760193/

Come una farfalla…. d’ oro.

Medaglia d' oro. Cliccando sul link si possono vedere le immagini dell’ esercizio che ha fatto vincere la medaglia d’ oro nel pattinaggio a Carolina Kostner, prima donna italiana a vincere questo titolo.

Credo che la grazia di questa giovane donna sia comparabile a quella di una farfalla .
Per raggiungere questo traguardo, Carolina Kostner ha certo sacrificato molta parte della sua vita, ma se il risultato è questo spettacolo di bellezza e armonia può essere certa di non aver sprecato il suo tempo e le sue energie.
Grazie , Carolina, per aver rappresentato un’ immagine di Italia che ci fa onore.

Lea e Denise … e la ‘ndrangheta trema.

Lea Garofalo la donna calabrese che ha pagato con la vita il coraggio di ribellarsi alle leggi omertose della ‘ndrangheta ha avuto giustizia e i suoi assassini sono stati condannati all’ ergastolo.

Questa è già una buona notizia, ma un altro aspetto di questa vicenda deve riempirci di speranza: Denise, la figlia ventenne di Lea , ha seguito l’ esempio della madre ed è diventata anche lei testimone di giustizia contribuendo alla condanna del padre e dei suoi complici. Certo Lea Garofalo da lassù starà sorridendo fiera del coraggio della sua “bambina”: non è morta inutilmente.

La sconfitta delle cosche di ogni genere verrà dalle donne: solo loro possono trovare nell’ amore per i loro figli il coraggio di ribellarsi a organizzazioni che possono solo prospettare un futuro di morte e di sottosviluppo.

Spero che lo Stato sappia proteggere Denise, giovane donna coraggiosa , in modo che possa diventare esempio per tante altre donne che hanno avuto in sorte la sventura di crescere in famiglie mafiose.

Un’ usanza antica.

Nei giorni scorsi, in occasione della morte di Tonino Guerra, mi è capitato di leggere questa sua poesia :

I Bu (I Buoi)

Andé a di acsè mi bu ch’i vaga véa,
che quèl chi à fat i à fatt,
che adèss u s’èra préima se tratour.
E’ pianz e’ còr ma tòtt, ènca mu mè,
avdai ch’i à lavurè dal mièri d’ann
e adèss i à d’andè véa a tèsta basa
dri ma la còrda lònga de’ mazèll.

TRADUZIONE:

Ditelo ai miei buoi che l’è finita che il loro lavoro non ci serve più che oggi si fa prima col trattore. E poi commuoviamoci pure a pensare alla fatica che hanno fatto per mille anni mentre eccoli lì che se ne vanno a testa bassa dietro la corda lunga del macello.
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E’ una poesia molto triste, che ha fatto riaffiorare un ricordo della mia infanzia.
Allora abitavamo in una via periferica del nostro paesino e di tanto in tanto, verso sera, capitava di vedere arrivare il macellaio del paese (o il suo garzone) armato di frustino, che conduceva un bue o un torello tenendolo legato con una corda.

A quei tempi la gente non si spostava per fare la spesa, tutto si comprava in paese e il macellaio, prima di uccidere il malcapitato bovino, lo conduceva per le strade , affinchè tutti vedessero com’ era sano e bello l’ animale di cui avrebbero comprato la carne: si potevano fidare: tutta roba di prima qualità.

La povera bestia, inconsapevole del suo destino, camminava pesantemente con ritmo uguale dietro al suo carnefice e lo scalpitare dei suoi zoccoli risuonava per le strade, interrotto ogni tanto da uno schiocco di frusta o da un richiamo a gran voce del macellaio.

Non so quanti si commuovessero per la sorte dell’ animale ( a parte il poeta) , credo che molti di più pregustassero con gioia il momento (piuttosto raro) in cui avrebbero assaporato bistecche tenere e gustose.

La merla ingrata :-))

Ho un piccolo orto, in comproprietà con vari pennuti : molti passeri, qualche pettirosso che si fa vedere solo in inverno e una dinastia di merli, che ha nidificato nella siepe di un orto vicino e che spadroneggia con una certa aria di superiorità su qualunque essere vivente orbiti intorno a quelle due zolle di terra.

In inverno sono solita mettere fuori un piatto con briciole di pane, riso, avanzi di panettone o altro e tutto viene divorato in men che non si dica dagli infreddoliti e affamatissimi pennuti.

Questo mi autorizzerebbe , penso , ad aspettarmi un po’ di rispetto e gratitudine…. invece no.
Appena arriva la primavera e comincio a seminare un po’ di insalata o di prezzemolo, ecco gli ingrati precipitarsi a banchettare a ufo, invece di andare a cercarsi il cibo nei prati qui attorno.

I passeri sono più umili o forse più sensibili e appena mi vedono si vergognano della loro cattiva azione e volano via subito, forse per non farsi riconoscere (:-))).
Il merlo invece ha una gran faccia tosta e mi fissa come a dire : – Smamma, vecchia mia, questa roba mi appartiene !-

Stamattina ho colto in flagrante beccamento abusivo la femmina (che ha una strana coda mozza) e poichè non voleva saperne di cambiare zona ho dovuto coprire i semi, appena interrati, con un vetro.

Ora l’ ingrata merla viene , cerca invano di raggiungere la pappatoia e poi se ne vola via delusa ….

Miracoli della chirurgia.

Miracoli della chirurgia.

Accade negli USA : un uomo che da 15 anni non usciva più di casa e conduceva una vita indicibilmente triste a causa di un colpo d’ arma da fuoco che gli aveva distrutto il viso, ora può riprendere a vivere, a mangiare normalmente a parlare normalmente: un trapianto di faccia gli ha restituito sembianze umane e una nuova possibilità di vita.
Pare che tutto stia andando per il meglio nel dopo-intervento. Buona fortuna, Richard

Come eliminare odori sgradevoli in casa….

L’ ultima volta che sono rientrata a casa dopo una decina di giorni di assenza , ho trovato una sgradevolissima sorpresa: doveva essere venuto un temporale ed era saltato l’ interruttore generale dell’ impianto elettrico di casa….

Non mi ero ancora resa conto della situazione, che mia nuora aveva subito messo a fuoco quale era il problema principale e si era precipitata in cucina….da dove veniva un odore insolito… Ebbene sì: appena aperto il freezer, fummo investiti da una zaffata nauseante: tutto ciò che vi avevo lasciator era ancora intatto nelle confezioni, ma era da buttare.
C’ era un bel po’ di carne, verdure, tortellini e tutto andò a finire direttamente in pattumiera con mio enorme dispiacere… Mia nuora e mio figlio mi aiutarono a pulire tutto quanto per fortuna, ma il giorno dopo ancora l’ odore era fastidiosissimo.
Mi venne allora in mente un suggerimento sentito alla televisione molto tempo fa e provai a metterlo in atto: presi del bicarbonato e ne misi due cucchiaiate abbondanti in un contenitore di plastica e misi il tutto nei cassetti del freezer.

Come per magia già a sera non c’ era più traccia di odori sgradevoli !!!
Visto che lo stratagemma funzionava, ho ripetuto la stessa operazione con la pattumiera e il risultato non si è fatto attendere molto: il bicarbonato funziona molto meglio dei deodoranti che si vendono in commercio: costa pochissimo, ma il sollievo per il naso è grande.