All’ oasi.

Ieri , le mie amiche M.E e F.  mi hanno fatto da guida alla vicina oasi di Baggero nel comune di Merone.

In passato lì si estraeva materiale per la vicina cementeria, poi, una volta cessata l’ attività estrattiva si è provveduto alla bonifica ambientale e il risultato è quello che si vede nella foto : due laghetti, frequentati da trote, cigni, oche selvatiche e anatre, immersi nel verde e in un silenzio sorprendente , vista la vicinanza con zone a traffico intenso. Il sottobosco tutto fiorito era una vera goduria per api e farfalle (incredibile, ma ho visto parecchie farfalle), un torrentello seminascosto nel verde scorreva tra due ripide rive rocciose e nel punto più alto dell’ oasi si godeva di una vista bellissima.

Abbiamo camminato per quasi due ore  conversando piacevolmente; credo che seguendo le mie due amiche conoscerò davvero questa Brianza ricca di angoli  stupendi.

Quante Penelopi di questi tempi….

E’ stata individuata una nuova sindrome che colpisce le donne sole e anziane:

“Spesso si tratta di donne rimaste vedove, sole, malate di nostalgia del tempo passato, che non guariscono mai dal loro dolore fisico perchè lo alimentano con il malessere psicologico. La sindrome di Penelope riguarda ormai una donna ultrasettantacinquenne su cinque e fa sì che queste anziane, una volta ricoverate per una patologia acuta, poi preferiscano restare in ospedale piuttosto che tornare alla solitudine della loro casa.” http://www.corriere.it/salute/11_aprile_10/sindrome-penelope-over-65_a595058c-6389-11e0-9ce6-e69a9a96cab4.shtml

Conosco qualche candidata a questa sindrome e penso che l’ antidoto, la prevenzione migliore sia crearsi degli interessi , che ti diano l’ opportunità di incontrare persone e di frequentare associazioni e circoli che abbiano in  questi interessi la loro ragion d’ essere.

Non è facile affrontare la solitudine dopo una vita passata ad accudire una famiglia ( a volte anche numerosa), ad occuparti di un marito e, dopo aver corso in affanno per anni per conciliare questi impegni con il lavoro fuori casa, trovarsi a poco a poco con la casa vuota e le giornate sempre troppo lunghe. Penso che sia più difficile ancora per chi sperimenta questa situazione in età già molto avanzata e quindi anche con le limitazioni che questo comporta: l’ indebolimento della vista e dell’ udito  portano quasi inevitabilmente con sè una comprensibile tendenza all’ isolamento .

In mancanza di una rete parentale , si dovrebbe creare proprio tra donne una rete di “mutuo soccorso” tale da offrire momenti di vita sociale e di coinvolgimento in attività di vario genere per non sentirsi  come “… una cosa lasciata in un angolo e dimenticata ” come diceva Ungaretti in una sua celebre poesia.

Al concerto.

http://www.conviviamusica.it/

A questo link c’ è il programma del concerto di musica sacra cui ho assistito questa sera: è stato eseguito da una corale femminile, CONVIVIA MUSICA, nata proprio qui nella frazione Arcellasco di Erba.  Sono rimasta stupefatta dal livello artistico delle  esecuzioni e da alcune voci veramente straordinarie. Non mi meraviglia che abbiano già partecipato con successo a manifestazioni nazionali e internazionali. Sono inoltre stati eseguiti dei brani per solo organo e altri sono stati cantati da un giovane baritono che ha incantato il pubblico presente.

E’ stato un concerto veramente piacevole.

Qui è possibile ascoltare una interpretazione della corale femminile “Convivia Musica” 

http://www.youtube.com/watch?v=OGib5eXJVg0

Fosse comuni : in terra e in mare.

 In questo particolare momento storico sono molti i paesi lacerati da conflitti interni più o meno sanguinosi.  Tra questi c’ è anche il Messico, paese di cui si parla poco, ma al cui interno si sta combattendo una guerra durissima : quella dichiarata dal Presidente Calderon ai narcotrafficanti e che solo nel primo treimestre di quest’ anno ha già contato 3.200 vittime !! Ultimamente sono state trovate a più riprese numerose fosse comuni : pare si tratti di poveri migranti che si sono rifiutati di farsi arruolare per contrabbandare la droga o che (altra ipotesi)  , sequestrati, non sono stati in grado di pagare un riscatto per la loro liberazione.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-08/fosse-comuni-messico-ultime-063844.shtml?uuid=AaP497MD

 Se penso ai vari naufragi che sono avvenuti nel Mediterraneo mi vien da dire che i trafficanti di uomini qui da noi hanno il grande vantaggio di non dover scavare fosse: qui hanno il  mare come incolpevole alleato.

Quei lontani lunedì mattina….

La domenica mia madre e mio padre si concedevano, ognuno a suo modo, qualche diversivo.
Mio padre nel  tardo pomeriggio si recava all’ osteria  per giocare a carte con gli amici .
Mia madre si concedeva qualche ora di riposo: a volte faceva una breve siesta , poi si metteva a leggere qualche giornale preso in parrocchia la mattina, all’ uscita dalla chiesa.
Ricordo che mi pareva strano vedere mia madre concedersi  questi momenti di pausa domenicali, perchè negli altri giorni era sempre indaffaratissima : cinque figli da accudire senza aiuti esterni non erano uno scherzo! La sera poi, siccome mio padre non rientrava ,  non si metteva a cucinare una vera e propria cena, ma ci preparava un budino o ci faceva lo  gnocco fritto, una specie di piadina , anche perchè il pranzo della domenica era sempre più abbondante di quelli ai quali eravamo abituati e nessuno la sera aveva molta fame.

Il lunedì mattina, che in genere è per tutti un po’ triste perchè segna l’ inizio del faticoso tran tran quotidiano, per me invece era un momento magico.
Mia madre ci svegliava un po’ prima del solito e il mio primo sguardo volava verso il lavabo che stava vicino alla finestra: c’ era ogni lunedì un mucchietto di caramelle o cioccolatini luccicanti per la stagnola che li avvolgeva.  Papà diceva sempre  di averli vinti giocando a carte, anche se forse qualche volta  li aveva semplicemente comprati.

L’ idea che la sorte benigna si fosse ricordata di noi anche quella volta mi riempiva di ottimismo e me ne andavo a scuola portando con me una parte di quel piccolo dolcissimo tesoro, che cercavo di far durare il più a lungo possibile: fino al lunedì successivo non sarebbe arrivata nessun’ altra ghiottoneria.

Accanimento terapeutico ?

Che senso ha eseguire interventi chirurgici altamente invasivi in malati in condizioni già molto precarie?

Per il chirurgo è forse un’ occasione per studiare le possibili reazioni positive o negative  del paziente , per la struttura ospedaliera è senz’ altro una fonte di guadagno perchè il SSN pagherà questo intervento chirurgico, ma per l’ ammalato è spesso solo un’ ulteriore sofferenza spesso inutile.

Parlo di un caso di mia conoscenza diretta: era una persona anziana, reduce da trent’ anni di sofferenze per un cuore danneggiato da un infarto e che da  15 anni  combatteva anche contro il cancro . Nel frattempo si era anemizzato e i reni davano segni di sofferenza. Nel corso di una indagine cardiologica gli viene riscontrato un tumore al polmone.

Subito viene consultato il chirurgo, che senza esitazioni propone l’ intervento : io timidamente chiedo se ne sia veramente il caso e faccio presente la situazione generale; il medico però mi risponde che tutto sommato il paziente è perfettamente in grado di sopportare l’ operazione e il malato , d’ altra parte, pensa: se mi operano vuol dire che c’ è una speranza di contrastare il male.

L’ intervento infatti viene superato brillantemente, ma ,subito dopo la dimissione dall’ ospedale, comincia un progressivo peggioramento  e il malato muore dopo pochi mesi. Senza intervento forse sarebbe vissuto più a lungo , io ne sono convinta…. 

Del mio stesso parere pare essere anche la magistratura  , anche se il caso è un po’ diverso… http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-04-08/omicidio-colposo-medico-opera-171612.shtml?uuid=Aa6lHJND

Ma non è estate …

Il display sul cruscotto segna 29° !!! 

 Se non vedessi le montagne, che si stanno appena riverdendo, cosparse dei caratteristici tocchi di colore ( sembrano ponpon : gialli, verdi, rosa, bianchi ; sono gli alberi in fiore che spiccano sul verde dell’ erba nuova), direi che è già estate…

Acque radioattive nell’ oceano… !!!

http://it.peacereporter.net/articolo/27779/Giappone%2C+un+fiume+radioattivo+sfocia+nel+mare

Leggendo questo articolo c’ è da farsi venire un gran mal di pancia : in Giappone stanno pensando di scaricare nell’ oceano 15.000 tonnellate  di acqua inquinata dalla radioattività, il che fa ipotizzare scenari angosciosi: quali effetti avrà tutto questo sulla vita degli animali marini? e quanto quell’ inquinamento influirà anche sui nostri mari?

Nell’ articolo si dice che si fa l’ ipotesi di introdurre queste acque in una specie di isola artificiale che può contenerne migliaia di tonnellate, ma poi dove verrà piazzata quest’ isola e per quanto tempo? I tempi di decadimento della radioattività  si misurano in migliaia di anni … può esistere una struttura metallica che duri per tanto tempo? E le tonnellate eccedenti andranno comunque in mare?

C’ è  da consolarsi pensando che qui da noi almeno un effetto positivo c’ è stato: l’ attuazione del programma nucleare del governo è stata rinviata a data da destinarsi.

P.S. stasera è giunta la notizia di un ‘altra scossa  fortissima di terremoto in Giappone: è veramente un momento terribile per quel popolo …