Guido tranquillamente in città, nel traffico di Milano o in quello da incubo delle tangenziali, ma non guiderò mai più in Sicilia, dove le regole consuete della strada non valgono , ma si è instaurato un tacito codice che riconosce ogni diritto a chi ha la faccia più tosta e il pelo sullo stomaco più folto.
Immaginate un flusso di macchine ininterrotto che procedono nelle due direzioni opposte, costrette a stare in fila indiana lungo una strada cittadina, che prevede due sole corsie di marcia e dove ai lati sono parcheggiate due file ininiterrotte di auto. Immaginate che ad un certo punto l’ auto che vi sta davanti si fermi di botto e ne scenda un tizio che va verso il marciapiede ed entra in un ufficio . Voi pensate che si tratti di un’ emergenza e vi disponete ad attendere un paio di minuti….. tanto sorpassare è impossibile…. e aspettate mentre dietro di voi si forma una coda interminabile di automobilisti che non sanno nulla del motivo dell’ ingorgo o che sono abituati a questi imprevisti e aspettano pazientemente.
Voi però sapete che il colpevole della paralisi del traffico del centro città è lì a due passi e quello non si decide a tornare…. allora cominciate a premere il clacson… e altri dietro di voi incoraggiati dal vostro gesto, fanno altrettanto, ma in modo sporadico, con rassegnazione…. ma nulla! La porta di quell’ ufficio non si riapre … A questo punto cominciate a imprecare contro la maleducazione, contro i vigili che non si fanno vivi, contro il caldo insopportabile (è agosto!)…. e finalmente si vede ricomparire (dopo un quarto d’ ora) l’ automobilista prepotente e maleducato che si sente offeso (!!!) dai vostri gesti di impazienza e vi risponde in malo modo… Voi andate in bestia e vi chiedete perchè mai questo “signore” non abbia pensato di parcheggiare l’ auto un po’ più in là, senza dover imporre a centinaia di persone i disagi derivanti dalla sua sosta in doppia filain un posto come quello…
Ma se avete modo di restare quaklche giorno nei paraggi, avrete la risposta che cercate . E così è successo a me.
Dovevo andare in un centro commerciale : l’ ingresso era reso difficoltoso dalle auto parcheggiate lungo il vilaetto d’ accesso , non solo ai lati , ma ovunque ci fosse un o spazietto che lo consentisse. Mi sono detta :- Acc.!! Sono arrivata in un momento di grande afflusso , povera me!! – Mentre cercavo di fare la gimkana tra le auto in sosta con il rischio ad ogni spostamento millimetrico di ammaccare la carrozzeria, procedevo sperando di trovare un modo per uscire da quell’ imbottigliamento…. e …. fatti venti metri o poco più mi si apre davanti un enorme parcheggio completamente vuoto !!!! Evidentemente aveva il torto di non essere posizionato proprio davanti all’ ingresso del negozio.
Ecco: il posto auto deve – e sottolineo DEVE – trovarsi a non più di dieci passi dal punto in cui ci si vuole recare!! Questa è la regola non scritta che vale nella Sicilia orientale!
Per non parlare di quelli che vi rimbeccano con suoni di clacson insistenti se vi fermate a un semaforo rosso , che ha forse il torto di essere posto in un punto in cui non passa QUASI MAI nessuno, ma voi non lo potete sapere!
Vien proprio alla mente la scena di “Johnni Stecchino” in cui l’ avvocato del boss indica nel traffico la piaga peggiore della Sicilia…