UTE: Sfide alimentari globali – Lo scompenso cardiaco

Il dr. Simone Frigerio, amico della nostra Associazione, ci ha parlato di un argomento che preoccupa oggi più che mai.

La popolazione mondiale dal 1800 ad oggi è aumentata di sei miliardi e dal 1950 ad oggi (solo 70 anni) è triplicata, ne consegue che il problema di come nutrire tutti è sempre più pressante.

Poter avere cibo sicuro sufficiente per tutti è garanzia di salute e di tranquillità sociale, infatti la fame è fonte di ribellioni e di guerre.

Che cosa impedisce la possibilità di avere a disposizione cibo per tutti? Le cause sono diverse: la scarsità di risorse, la difficoltà di distribuzione, gli sprechi sia nella fase di produzione che in quella del consumo, lo sfruttamento eccessivo dei terreni negli anni passati.

Continue reading “UTE: Sfide alimentari globali – Lo scompenso cardiaco”

UTE: Autismo – La Spagna medioevale.

L’autismo non è caratterizzato da particolari caratteristiche fisiche (come ad esempio la sindrome down), ma da un modo particolare di percepire la realtà e di relazionarsi con essa.

Gli individui che rientrano nello spettro autistico hanno bisogno di amici e di relazioni, ma spesso non sanno gestirle, per una incapacità di origine genetica, ma non se ne conosce il gene responsabile.

A volte questo “disturbo” si manifesta nei primissimi anni di vita, altre volte viene evidenziato dalla difficoltà di entrare in relazione con una realtà complessa come il mondo della scuola, altre volte ancora compare nel periodo dell’adolescenza.

Già verso i 18/20 mesi si possono notare alcuni segnali: il bimbo non risponde quando viene chiamato, non è in grado di fare certi giochi, non usa il linguaggio per comunicare e ha gesti e atteggiamenti ripetitivi.

Sono stati codificati tre diversi livelli di autismo: si possono avere casi in cui il bambino è gravemente disabile, casi in cui il soggetto ha bisogno di un sostegno sostanziale e casi di bambini in cui non compaiono segni evidenti. Alcuni poi possono avere capacità eccezionali in un particolare campo.

Si arriva alla diagnosi attraverso l’osservazione del comportamento nelle varie situazioni ed è possibile ottenere sensibili miglioramenti attraverso terapie individualizzate.

A Erba si attuano diverse iniziative a sostegno dei bambini autistici: all’Oasi Francescana si tengono attività stimolano le capacità relazionali e cognitive (attività sostenute anche dall’Università della Terza Età di Erba); il Tennis-Erba dedica un’ora del sabato pomeriggio a questi stessi bambini e i Lions finanziano interventi di specialisti per l’aggiornamento dei docenti in relazione a questo tipo di disabilità.

La lezione, tenuta dalla dr.ssa Francesca Gerosa, ha riscosso grande interesse e molti soci hanno posto domande. Qualcuno ha chiesto se sia stata evidenziata una relazione di causa-effetto tra vaccini e autismo e la dr.ssa Gerosa lo ha escluso categoricamente.

%/%/%/%/%/%/%

LA SPAGNA MEDIOEVALE- Quando in Italia dominavano i Longobardi, in Francia e nella Penisola Iberica dominavano i Visigoti (già convertiti al Cristianesimo), ma all’inizio dell’VIII secolo arrivarono da sud i Mori (di religione musulmana), attraverso lo Stretto di Gibilterra (così chiamato dal nome del primo emiro che iniziò la conquista della penisola. In soli 10 anni i Mori arrivarono ad occuparla tutta. Solo i capi di questa forza di occupazione erano Arabi, il loro seguito era costituito da siriani, egiziani, magrebini e nord-africani in genere. L’Emirato Iberico, poi divenuto Califfato col nome di Al-Andalus, era una provincia dell’Impero che aveva per capitale Bagdad.

Le popolazioni locali erano cristiane e non mancarono gli scontri, ma in 800 anni di dominazione araba, si ebbero nella penisola anche lunghi periodi di pace e di prosperità, favorite dalla reciproca tolleranza tra appartenenti a religioni diverse; tuttavia i dominatori imponevano ai cristiani di pagare una tassa in cambio del loro diritto a professare il proprio credo.

Nel tempo il Califfato si divise in tanti staterelli (così come in Italia c’erano le varie Signorie) e i Cristiani cominciarono la loro “Reconquista” che terminò nel 1492 con la sconfitta dell’ultimo Califfo che si arrese all’assedio del re di Castiglia per evitare la distruzione della città di Granada.

Agli Arabi si devono meravigliosi palazzi nelle città spagnole, l’importazione dall’Oriente di numerosi alberi da frutta (tra questi gli aranci), verdure, ortaggi e riso; furono grandi studiosi di medicina, matematica, astronomia e furono straordinari ingegneri idraulici.

Simpatica e piacevole questa lezione tenuta dalla prof. Daniela Piccolo, una recente conoscenza per i soci UTE:

“GENDER PAY GAP” (citando “QUADERNI ERBESI 2024”)

In casa si stava discutendo di condizioni di lavoro e di paghe orarie e mia madre disse a un certo punto con orgoglio che il sig. Tirelli, il proprietario terriero presso cui andava a prestare la sua opera di stagionale, l’avrebbe pagata con una paga quasi “da uomo”.

La discriminazione tra i generi nella retribuzione dei lavoratori era un dato di fatto che la gente accettava tranquillamente: una donna non poteva certo valere quanto un uomo. Questo non valeva soltanto nelle aziende private, ma anche nell’amministrazione pubblica.

Leggo infatti da “Quaderni Erbesi 2024” nel saggio dedicato all’ “Istruzione nel Comune di Arcellasco nell’Ottocento e nel Novecento” scritto dalla professoressa Alberta Chiesa, quanto segue: “La legge Casati del 1859 stabiliva tra l’altro che i compensi delle maestre fossero di un terzo inferiori a quelli dei maestri”.

Purtroppo, la discriminazione persiste tutt’oggi e le donne continuano a combattere per la parità di retribuzione contro quello che oggi viene definito con un termine inglese “gender pay gap”

P:S: Nello stesso articolo della prof Chiesa, a proposito della sede della scuola femminile da istituire a Ponte Lambro (anno 1962 ) si riporta quanto scritto nel verbale di Giunta del Comune di Arcellasco: nell’aula riservata alle bambine sarebbero stati disposti solo due o tre banchi per quelle che dovevano scrivere e “quanto ai sedili per le fanciulle si lascerà che per questo primo anno ognuna porti con sé la propria sedia” !!! (proviamo a immaginare come fosse faticoso andare per esempio da Arcellasco e dalle sue frazioni fino a Ponte con sedia e cartella a tracolla….).

Oggi i nostri bambini non fanno più un passo a piedi e nonni e genitori si precipitano a portare le loro cartelle fino al cancello della scuola.

Ute: I Signori di Montefeltro – Tertulliano – Cuore di tenebra

A causa dell’accavallarsi di molti impegni, non ho potuto seguire tutte le lezioni di questi ultimi giorni e non ho avuto modo di fare la solita sintesi alla fine delle lezioni. Cerco di recuperare brevemente.

Venerdì scorso ho potuto seguire on line solo la prima ora, nella quale la prof.ssa Alberta Chiesa ha concluso il suo ciclo di lezioni dedicate alle Signorie minori, parlando dei Signori di Montefeltro, il cui ducato inizia nel XII secolo, quando Federico II concesse loro il titolo di “vicari dell’imperatore”. La storia di questa dinastia (come quella di altre a quei tempi) fu segnata dalla contrapposizione tra Papato e Impero: i Signori del tempo, che erano generalmente capitani di ventura, dovevano barcamenarsi schierandosi ora con l’uno ora con l’altro a seconda della convenienza del momento.

Continue reading “Ute: I Signori di Montefeltro – Tertulliano – Cuore di tenebra”

UTE: Sull’identità umana – Storia della matematica

Nella tradizione biblica Dio plasma l’uomo dalla terra e gli inala il suo Spirito che lo anima. L’uomo è quindi strettamente legato alla Terra, è fragile, è limitato, ma fa parte di un progetto amorevole di Dio: l’uomo fa parte del creato e ha il compito di custodire tutte le altre creature, ne ha la responsabilità. Nel libro di Giacobbe e nel Qoelet l’uomo prende coscienza della propria caducità e debolezza, ma anche se deve morire verrà poi custodito nelle mani di Dio.

Nell’antica Grecia, Platone nel dialogo dedicato a Protagora, uno dei principali sofisti, l’uomo è definito: misura di tutte le cose. L’uomo si differenzia dalle altre creature perchè, pur non essendo dotato naturalmente di armi di difesa, ha la ragione e il sapere tecnico (capacità di costruire strumenti) che Prometeo ha rubato ad Efesto e ad Atena insieme con il fuoco.

Oggi certe caratteristiche da sempre attribuite solo all’uomo, sono invece riconosciute anche agli animali: anche gli animali sanno comunicare tra di loro e trasmettere ai figli il loro “sapere”. E’ però vero che il linguaggio a doppia articolazione è solo dell’uomo che sa utilizzare dei segni senza senso per formare frasi che hanno senso..

Questa lezione del prof. Porro è stata molto piacevole e interessante.

%/%%%/%/%/%/%

STORIA DELLA MATEMATICA – Il nostro cervello ha un’area specifica dedicata alla matematica e tutti sono in grado di cogliere la “numerosità”.

Nel paleolitico si contava intagliando sugli ossi degli animali uccisi delle tacche raggruppate a cinque a cinque (come le dita delle mani).

In una tavoletta mesopotamica è riportato un preventivo per la ristrutturazione di un edificio e vi sono elencati il numero dei mattoni da utilizzare, il numero di operai, i giorni di lavoro necessari e quanto cibo si dovrà provvedere.

I Sumeri avevano adottato un sistema numerico posizionale a base 60 che ancora oggi noi utilizziamo per misurare gli angoli e negli orologi; questo popolo diede un grande sviluppo alla matematica per ragioni commerciali.

In Grecia si usavano le 27 lettere dell’alfabeto per scrivere i numeri e si sono dedicati molto alla ricerca matematica; i Romani, che non se ne curavano molto, adottarono un sistema addizionale.

E’ arabo il primo libro di matematica e risale all’843 d. C. ; in esso tra l’altro vengo riportati i numeri che utilizziamo ancora oggi e che gli Arabi avevano appreso dagli Indiani.

E’ del 1202 il “Liber Abaci”, un libro per fare i conti. Leonardo Pisano viene mandato dal padre, mercante, in Algeria per studiare la matematica e porta in Europa i numeri arabo-indiani che contemplavano anche lo zero. Dalla storpiatura delle parole “liber abaci” è derivato il nome Fibonacci.

E’ nota la successione di Fibonacci che è una serie di numeri interi positivi in cui ogni numero è la somma dei due precedenti. Questa sequenza ha molte applicazioni pratiche: viene utilizzata nel calcolo delle probabilità, nella definizione della sezione aurea e nel triangolo aureo.

Il prof. Galoppo ha concluso la sua interessantissima lezione con la poesia di Trilussa: NUMMERI

“Conterò poco, è vero”.

Disse l’Uno ar Zero.

“Ma tu che vali? Gnente, propio gnente.

Sia ne l’azzione come ner penziero,

rimani un coso vòto e inconcrudente.

Io, invece, si me metto a capofila

de cinque zeri tali e quali a te,

lo sai quanto divento? Centomila.

E’ questione de nummeri. A un dipresso

è quello che succede ar dittatore,

che cresce de potenza e de valore,

più sò li zeri che je vanno appresso.

UTE: Produzione mineraria dell’Africa e relativi problemi – L’udito

Mariella Russo, nostra apprezzata docente, continuando il discorso sull’Africa dal punto di vista economico-sociale, ha iniziato la sua lezione con un’affermazione piuttosto sconcertante: l’Africa è il continente più ricco di materie primo di ogni genere ed è da questo che derivano le sue disgrazie.

I 3/4 della produzione mondiale di oro e di diamanti arrivano proprio dall’Africa ed è per impossessarsi di queste ricchezze che multinazionali senza scrupoli corrompono politici e governanti perchè chiudano gli occhi sulle conseguenze del mancato rispetto di norme di sicurezza per lavoratori e ambiente circostante le miniere.

Lo stesso vale per le terre rare, per l’uranio, per il petrolio o per il coltan. Per contendersi la possibilità di accedere allo sfruttamento di queste materie prime fondamentali per la moderna economia e per lo sviluppo della tecnologia, vengono assoldati mercenari che fomentano guerre ferocissime in cui vengono utilizzati anche i bambini-soldato.

E’ stato così distrutto l’ecosistema del delta del Niger, che a causa dell’inquinamento ha visto tramutarsi quello che prima si poteva considerare un vero paradiso terrestre in una landa desolata. Chi si ribella viene preso a fucilate e nascono così gruppi di ribelli che si contrappongono ai governi corrotti; facilmente tali gruppi vengono poi adescati dai terroristi.

Fanno affari in questo contesto le grandi multinazionali mondiali, ma ben poco resta per gli Africani. Ora tuttavia ci sono investimenti cinesi per costruire fonderie e raffinerie per lavorare sul posto le materie prime e per l’assemblaggio di automobili. E’ però da rilevare che è ormai diffusa l’ostilità verso investitori e paesi occidentali, mentre cresce la tendenza a ricercare l’appoggio di Cina e Russia. L’Italia sta intensificando i rapporti con l’Algeria per l’approvvigionamento di gas e ha deliberato un piano di collaborazione con 9 stati africani: il piano Mattei

%/%/%/%/%/%/%/%

UDITO – Siamo immersi in un mondo di suoni, piacevoli o spiacevoli che si diffondono attraverso mezzi gassosi (aria), liquidi (acqua) solidi (legno, muri…), ma non si diffonde nel vuoto.

Dopo questa premessa il dr. Lissoni, con la solita chiarezza e competenza ci ha illustrato le caratteristiche dei suoni: velocità (250 km/h), la frequenza, l’altezza e il volume.

Da qui poi il nostro docente è passato ad illustrare l’anatomia dell’orecchio umano, che per questione di tempo riassumo qui con questa immagine:

Ute: Risorse naturali del continente africano – Il ruolo dell’Africa nelle relazioni internazionali.

In Africa coesistono un’agricoltura di sussistenza basata su cereali adatti a climi aridi e un’agricoltura per l’esportazione.

Anticamente, nel corso dei secoli è stato costruito un canale che va dall’Algeria alla Libia; la sua funzionalità era garantita dal fatto di essere sotterraneo e quindi non sottoposto all’evaporazione.

In epoca coloniale, sono state introdotte le piantagioni per produrre beni di lusso come il caffè, il cacao, il tabacco, le banane; importante il cotone, che ha dato vita in Europa all’industria tessile. Queste coltivazioni però richiedono grandi quantità di acqua e i fiumi africani hanno corso irregolare; da qui la necessità di costruire delle dighe che però nel tempo hanno stravolto gli ecosistemi e la vita delle comunità locali, costringendole a lasciare i propri villaggi e le terre coltivabili, per trasferirsi nelle periferie delle città. Sono così scomparse in certe zone sia l’agricoltura che la pastorizia e la pesca. Si calcola che, nel mondo, 80 milioni di persone siano state costrette ad abbandonare la propria terra a causa della costruzione di dighe., che tuttavia, a causa della forte evaporazione, non apportano tutti i benefici che erano stati preventivati.

A queste situazioni i vecchi si rassegnano, ma i giovani si ribellano ed emigrano o si danno al terrorismo; si è diffuso infatti il movimento terroristico di Boko Haram, il cui nome significa: “l’istruzione occidentale è proibita” (ecco perché vengono attaccate le scuole n.d.r.). In genere l’Islam africano è mite, ma il terrorismo trova generosi finanziatori in Arabia Saudita, che forniscono armi acquistate sui mercati occidentali.

Gli effetti disastrosi delle dighe sono evidenti: il lago Turkana è ormai scomparso e le cinque dighe etiopiche sul fiume OMO hanno sottratto acqua ad Egitto e Sudan. Un esempio di alternativa alle dighe è il Grande Fiume sotterraneo costruito da Gheddafi, che continua a funzionare senza arrecare danni all’ambiente circostante.

Naturalmente costruire dighe comporta spese notevoli e questo contribuisce all’indebitamento degli Stati africani, che pagano con l’esportazione di prodotti il cui prezzo non è stabilito da loro. Una possibile soluzione di questa situazione, che parrebbe essere senza sbocco, potrebbe essere nella lavorazione in loco dei prodotti fino ad ora esportati all’estero senza nessun valore aggiunto. Un’altra possibilità potrebbe essere il ritorno a coltivazioni più adatte al clima africano, ad esempio la produzione del sorgo che ha una resa superiore a quella del riso e richiede poca acqua.

Un altro grave problema che la nostra brava docente, Mariella Russo, ci ha segnalato è il Land-Grabbing: le potenze straniere e le multinazionali acquistano grandi estensioni di terreni per produrre alimenti che non restano in Africa.

%/%/%/%/%/%/%

AFRICA E RELAZIONI INTERNAZIONALI – L’Africa è il secondo continente più vasto e popoloso del pianeta (il primo è l’Asia); ha un tasso di crescita del 5% annuo.

Data la vastità del continente e la varietà di condizioni ambientali che visi riscontrano, non è possibile generalizzare, ma si possono delineare le tendenze più comuni, anche se diverse sono le realtà dei diversi stati. Così si può registrare una robusta crescita di Etiopia, Ruanda, Ghana, mentre in Sud Sudan, Rep. Centroafricana, Congo, la crescita è rallentata da guerre sanguinose.

E’ in atto il passaggio da un’economia solo basata sulla produzione primaria a un’economia di lavorazione in loco dei prodotti ; si stanno affacciando sul mercato delle tecnologie molte start-up gestite da giovani (Lagos, Nairobi, Johannesburg).

L’Africa ha una popolazione molto giovane, che raddoppierà in pochi decenni se si manterranno le tendenze attuali.

Cina e Russia sono molto attive in Africa e molti stati africani hanno stabilito relazioni preferenziali con queste due potenze che hanno fatto e stanno facendo grandi investimenti . Recentemente sta diventando sempre più attiva l’Unione Africana, un’organizzazione che tende a creare relazioni solidali tra i diversi Stati africani.

Dobbiamo ringraziare la giovane docente Myriam Colombo che, con le sue ricerche fatte appositamente per questo ciclo di lezioni, ci ha offerto un quadro generale del continente africano consentendoci di conoscerne meglio problemi e potenzialità.

UTE: La separazione delle carriere in Magistratura – L’ipercolesterolemia.

Cose che accadono all’UTE: Il dr. Spagnuolo aveva programmato la sua lezione di diritto su “le persone fisiche”, ma entrando in Sala alcuni soci gli hanno posto delle domande su un tema molto dibattuto sui media in questi giorni: la separazione delle carriere dei magistrati ed ecco che il nostro docente, data la sua indubbia competenza, ha cominciato a rispondere alle domande iniziali e, via via a alle successive. E’ così che è passato tutto il tempo della lezione e abbiamo potuto capire quanto segue: i magistrati si dividono in GIUDICI, che emettono le sentenze, e PUBBLICI MINISTERI (PM) che, sotto il controllo del PROCURATORE GENERALE, conducono le indagini servendosi di polizia, carabinieri e guardie di finanza. Nei processi i pubblici ministeri sostengono l’accusa.

L’organo di autotutela della magistratura è il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), presieduto dal Presidente della Repubblica.

Attualmente i PM possono scegliere di cambiare il loro ruolo e ricoprire quello di giudici, ma solo l’1% dei magistrati fa questa scelta ed è per evitare questa “mobilità” di ruoli che è stata avanzata la proposta della separazione delle carriere, argomento in discussione da almeno una trentina d’anni. Gli oppositori di questa proposta temono che i PM possano essere influenzati dal potere politico (governo).

Attualmente il CSM è composto da 2/3 dei membri eletti dai magistrati e da 1/3 eletto da Parlamento e la proposta avanzata dall’attuale governo prevede invece che siano estratti a sorte senza prevedere dei requisiti di competenza o anzianità di servizio.

Come al solito, il dr. Spagnuolo ha saputo esporre concetti non sempre facili in modo chiaro e semplice, non sembrava certo che stesse improvvisando, anche se l’argomento non era stato programmato.

%/%/%/%/%/%/%/%

L’IPERCOLESTEROLEMIA- La sovrabbondanza di notizie da cui siamo sopraffatti in molti casi crea confusione in coloro che non hanno competenze specifiche per valutare e distinguere ciò che è accertato scientificamente e ciò che invece è solo disinformazione.

Per questo il dr. Ferrai, cardiologo, ha cominciato la sua lezione mettendo a fuoco la definizione di colesterolo: è il grasso che svolge la funzione fondamentale di sostegno alla membrana cellulare e rientra nella sintesi della bile. Viene prodotto in gran parte dal nostro stesso corpo e solo per il 30% dipende dall’alimentazione. Esso viene trasportato ai vari tessuti dalle lipoproteine.

Il fegato produce colesterolo LDL (cattivo) che viene trasportato alle periferie; il colesterolo HDL (buono) raccoglie il grasso che ristagna nelle periferie e lo riporta al fegato.

L’eccesso di colesterolo può depositarsi nei vasi sanguigni e formare delle placche aterosclerotiche, che sono spesso causa di infarto o ictus, come hanno dimostrato molti studi scientifici. Esistono casi di predisposizione genetica alla produzione di un eccesso di colesterolo.

Fino a 15 anni fa si stabiliva un valore unico di riferimento per il livello di colesterolo nel sangue, ora invece si valutano i singoli casi in base a tutti i fattori di rischio presentati dai singoli pazienti.

Diabete, scarsa attività fisica, ipotiroidismo sono cause dell’innalzamento del valore di colesterolo nel sangue. Ne consegue che attività fisica e una dieta sana 8 raccomandati soia e sesamo, carciofi) servono a prevenire l’ipercolesterolemia. La cura invece è oggi affidata a farmaci della famiglia delle statine, che hanno tuttavia come effetti collaterali dolori muscolari e miopatie.