Profumi di giugno.

caprifoglioHo camminato per le vie della città sul far della sera….

Ero accompagnata dai profumi che si sprigionavano  ora dalle siepi di caprifoglio piene di fiori, ora dalle chiome fastose dei tigli.

tiglio fioriSono profumi che mi riportano indietro nel tempo e fanno rivivere momenti lontani e dolcissimi.

Le due facce della medaglia.

La tecnologia moderna ha tanti lati oscuri e consente ai malintenzionati di commettere i reati più turpi, ma ha come retro della medaglia una capacità straordinaria di collegare una moltitudine di persone che, se animate di buona volontà, possono fare cose stupende.

Un esempio? Allo scoppio della pandemia un ragazzo ha pubblicato un’iniziativa di crowdfunding e in poche ore ha raccolto una somma consistente per l’Ospedale di Erba che si trovava a fronteggiare una situazione gravissima.

E oggi mi è arrivato verso le 13:30 un appello: bisognava trovare una bicicletta per un operaio che la usa per andare a lavorare. Dopo pochi secondi dall’inoltro del messaggio ad alcuni gruppi whatsapp, già avevo trovato non una, ma ben 4 biciclette  e un’ora dopo una di esse era già stata consegnata al destinatario.

Grazie, whatsapp!

 

Al mercato, questa mattina…

Al mercato questa mattina, (ore 9)  ho notato che qualche cosa non stava

il piazzale del porticato.
il piazzale del porticato.

andando per il verso giusto: sulla via antistante la Chiesa di S. Eufemia erano posizionate le bancarelle su entrambi i lati della strada, così che la gente non poteva certo mantenere la distanza di sicurezza, mentre il piazzale del porticato e quello davanti alla farmacia erano completamente deserti. Forse chi doveva occupare quegli spazi ha rinunciato ad essere presente? o c’ è un altro motivo che ha indotto le autorità preposte a scegliere quel tipo di distribuzione degli spazi?

Spero che la mancata osservanza della distanza di sicurezza (per la verità, tutti indossavano la mascherina), che ho notato questa mattina, non porti a un aumento dei casi di contagio nei prossimi giorni.

(L’immagine qui sopra è stata presa da internet: non è stata scattata questa mattina)

L’ ora di Braga…

Ieri sera una interessante videoconferenza ha dato modo di avere un quadro dell’attuale situazione. Ne riferiva da Roma l’on. Chiara Braga del PD, che ha illustrato ampiamente gli innumerevoli provvedimenti deliberati a favore di famiglie, imprese, lavoratori autonomi, per la riqualificazione edilizia ed energetica, per preparare la scuola alla riapertura autunnale, per facilitare la trasformazione del sistema dei trasporti incentivando la mobilità individuale sostenibile … e molto altro. E’ stata un’impresa gigantesca, mai affrontata prima d’ora, ma certo potrà essere migliorata nei prossimi passaggi parlamentari.

E’ poi intervenuto un rappresentante dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, che ha dato voce al “grido di dolore” che viene dal mondo delle imprese e del lavoro autonomo, alle prese con una crisi feroce e con una burocrazia che non riesce a  comprendere le esigenze di tanti che sono in attesa che i provvedimenti approvati vengano calati nella realtà concreta.

Il Segretario Provinciale, Federico Broggi, ha sottolineato positivamente il gran lavoro fatto dal governo in questi mesi, ma ha ribadito che i temi più scottanti sono ora la liquidità e e la scuola: le famiglie non potranno continuare a lungo a far fronte alle conseguenze della chiusura delle scuole, ma d’altro canto va ripensata tutta l’edilizia e l’organizzazione scolastica e non è problema facilmente risolvibile.

L’on. Braga ha poi sottolineato quanto l’Europa abbia cambiato atteggiamento in questo frangente e l’aiuto che ci può venire dalla  UE sarà determinante. Tutti hanno individuato nella burocrazia un ostacolo alla ripartenza veloce del Paese.

Gli amministratori locali hanno denunciato l’aumento esponenziale di domande di aiuto alimentare da parte delle famiglie, lo scarso coordinamento tra i gestori delle risorse erogate, la mancanza di sussidi telematici per le lezioni a distanza e la difficoltà di intravvedere una strategia chiara nei provvedimenti a pioggia del governo, le difficoltà dei comuni di assicurare i servizi di scuolabus, di mense scolastiche, di spazi per l’avvio del prossimo anno scolastico

Il taglio dei capelli…

Ieri dalla parrucchiera: avevo dimenticato  a casa la mascherina che avevo preparato prima di uscire, ma per fortuna ce n’erano a disposizione diversi modelli e dopo averne indossata una è cominciato il rito della sanificazione.

Prima di tutto il cellulare è stato inserito in un sacchetto trasparente, mi è stato spruzzato addosso uno spray disinfettante, ho indossato i guanti e i soprascarpe e, tenendo in mano la mantellina che mi sarebbe stata assegnata, mi sono accomodata sulla poltrona per lo shampoo mentre mi veniva controllata la temperatura….

E dopo tutto questo cerimoniale che penso sia molto stressante per le parruucchiere, finalmente mi son vista liberare da quei capelli che mi avevano afflitto  in questo periodo di isolamento e ora mi riconosco, guardandomi allo specchio….

Ho seguito il consiglio delle mie parrucchiere e ho già messo in borsa e in auto un sacchetto contenente mascherine e guanti da usare in caso mi capitasse ancora di dimenticarmene prima di uscire.

Di nuovo a Messa, ma come?

Dal 18 maggio si potranno celebrare le messe festive e feriali alla presenza dei fedeli.

E’ una bella notizia, che farà contente molte persone che, giustamente,  sentono la mancanza della partecipazione fisica ai riti religiosi.

Sarà bello ritrovarsi, anche se con mascherine, guanti e gel. Un problema però mi lascia un po’ perplessa: i parroci dovranno stabilire il numero massimo di fedeli per ogni celebrazione, penso in base alla superficie delle singole chiese e ci dovranno essere dei volontari all’ingresso che controllano il numero di quelli che entrano, dopo aver loro misurato la temperatura e offerto il gel disinfettante; potrà perciò succedere che uno arriva davanti alla chiesa e si sente dire che non può entrare? O sarà necessario prenotarsi? O dovremo procurarci in anticipo un gettone che indichi a quale messa possiamo accedere?

Questo coronavirus è riuscito a sconvolgere tutte le nostre certezze e le nostre abitudini più radicate.

Rosa canina.

E’ nata qualche anno fa tra le piante di alloro della siepe, certamente portata lì da qualche merlo.

Ora è diventata una bella pianta e puntualmente fiorisce a maggio, come si conviene alle rose. Ma lei è una rosa speciale: la chiamano rosa selvatica, ma a me piace di più dire “spontanea” .  Ogni anno la guardo meravigliata: è la rosa più antica, quella da cui sono derivate tutte le altre specie di rose, che ora mostrano le loro fioriture maestose. Lei no, è rimasta la semplice rosellina di milioni di anni fa, ed è riuscita ad arrivare fino a noi, sempre uguale, sempre semplice e immutabile e generosa con gli insetti che la visitano in cerca di cibo.

Guardarla è per me come tornare col pensiero alle origini della vita.

All-focus
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Videoconferenza: sanità lombarda

Ieri sera c’è stata una videoconferenza coi consiglieri regionali Angelo Orsenigo e Gianni Girelli sulla situazione della sanità lombarda e su come è stata affrontata l’emergenza coronavirus.

Lo avevamo capito che qualcosa non aveva funzionato, che l’ingranaggio si era inceppato, ma forse non riuscivamo a immaginare fino a che livello di caos si fosse approdati.

La testimonianza di un assessore ai Servizi Sociali di un comune limitrofo, ha fatto capire quali situazioni hanno dovuto affrontare gli amministratori locali senza poter contare sul supporto nè  dell’ATS competente né di chicchessia:nessuna organizzazione, nessuna direttiva di comportamento, solo grandi parole scritte nelle numerose circolari che dipingono una realtà che non c’è.

Se questo è lo stato delle cose ancora oggi, non so con quale fiducia si possa affrontare la ormai mitica fase2.