Autotrapianto.

Sono andata  dal dentista: mi  doveva controllare il dente che mi ha trapiantato un mese fa circa e  ha constatato l’ottimo andamento dell’intervento effettuato.

Un molare  ormai irrecuperabile è stato sostituito con  un mio dente del giudizio che altrimenti sarebbe rimasto da solo e inutile in fondo all’arcata dentale.

Quando la cosa mi era stata prospettata, mi era sembrata  molto strana, ma  ora il mio dente autotrapiantato è felicemente fermo e stabile al suo posto e spero che mi farà compagnia per molto tempo ancora.

 

 

Risveglio burrascoso.

Bomba d'acqua a Milano

 

 

 

 

 

 

Erano le cinque questa mattina, quando si sono cominciati a sentire i primi scoppi fragorosi di tuono: era  quel modo di tuonare, che tra uno scoppio e l’altro continua con un brontolio minaccioso (mia madre lo chiamava “truneina”).  Poi dopo un po’ il vento e la pioggia torrenziale hanno prodotto un frastuono assordante: sembrava che stesse accadendo il finimondo. Mi sono alzata  per controllare che non entrasse acqua da qualche finestra rimasta aperta per arieggiare le camere e il rumore era tale che temevo si stesse abbattendo sulla casa una tromba d’aria.

Quell’atmosfera da tragedia imminente è continuata per parecchio tempo e capivo che se anche qui non stava accadendo nulla di eccezionale, da qualche altra parte doveva essersi scatenato l’inferno. E i giornali di stamattina lo hanno confermato: a Milano il Seveso è esondato e i tombini parevano geiser.

Questi fenomeni così improvvisi e violenti sono manifestazioni inequivocabili del cambiamento climatico in atto.  Non credo che possiamo permetterci di ignorare quello che sta accadendo e i governi di tutti i paesi del mondo dovranno tenerne conto nello stendere i loro programmi o il futuro sarà sempre più triste e incerto.

Brutte notizie.

Si sa che la felicità è fatta di attimi, non dura molto anche perchè diamo per scontato tante piccole cose che riusciamo ad apprezzare solo quando vengono a mancare.

Ed è così che  la felicità di ieri è stata subito ridimensionata da una notizia, a mio avviso sconcertante: da tre anni nella caserma di Piacenza alcuni carabinieri avevavo costituito una banda criminale, dedita ai reati più orrendi.!!  Il luogo che doveva essere il baluardo della legalità e della difesa dei diritti, era stato trasformato in un covo di banditi!!!

La gente che si recava in caserma pensava di potersi fidare, di potersi affidare a chi aveva fatto giuramento di fedeltà ai principi costituzionali e non sapeva invece di aver di fronte degli spacciatori, dei torturatori… Come sia stato possibile che per tre anni questi lestofanti abbiano potuto agire indisturbati non riesco a capirlo, speriamo che le indagini ci diano delle risposte chiare e rassicuranti.

Un’altra brutta notizia riguarda me personalmente: tra le mail in arrivo (tanta pubblicità di prodotti di ogni genere) ne ho trovato una piuttosto singolare: sembrava inviata dal mio stesso account perciò l’ho aperta e con mio grande disappunto ho scoperto che si tratta di un tentativo di ricatto: se non verso 300 euro entro 48 ore diffonderanno video osceni a mio nome.  Visto che non ho nulla da rimproverarmi e nulla da nascondere, non cederò certo alle minacce e preavviso tutti i miei contatti che se riceveranno tale “spazzatura” non dovranno credere che provenga da me.

Internet presenta tanti vantaggi ed è tanto utile in tantissime occasioni, ma c’è sempre chi sporca le cose belle con la sua meschinità.

Festa ad Arcellasco.

Ieri, festa patronale ad Arcellasco, ma una festa resa più importante per la coincidenza del 40° di sacerdozio di don Claudio.

striscioneFoto da Diana CatellaniUn grande striscione è stato posto di fianco alla Chiesa per ricordare la festa e, in previsione di un’affluenza superiore ai posti previsti secondo le normative, erano state preparate molte sedie anche sul sagrato.  In queste occasioni è sempre di grande effetto l’accensione del “faro dei martiri”, un rito particolare, che appartiene esclusivamente alla liturgia ambrosiana.

In origine si trattava di un “lampadario” formato  da tante candele che patronoFoto da Diana Catellanivenivano accese contemporaneamente dando fuoco a un anello di bambagia posto sulla sommità. Ora invece ha la forma di un pallone rivestito di bambagia e sormontato da una corona. Il celebrante, all’inizio della messa  dà fuoco al “Faro” con tre candeline accese poste su un lungo bastone. Il fuoco divampa velocemente e consuma il rivestimento del faro e la corona con una lunga e spettacolare fiammata, che dovrebbe simboleggiare il grande amore che ha spinto i martiri a testimoniare a prezzo della vita la loro fede in Dio.

Dopo questo inizio, indubbiamente suggestivo, è cominciata la messa solenne alla fine della quale è stato consegnato a don Claudio un assegno che gli consentirà di dare l’addio alla sua vecchia scassatissima auto. E’ stato commovente vedere con quanto entusiasmo la gente di Arcellasco ha partecipato a questa raccolta di fondi, in un momento in cui tutti sentono certamente il peso della crisi post-pandemia.

con le autoritàFoto da Diana CatellaniErano presenti il sindaco di Erba, sig. ra con le autoritàFoto da Diana CatellaniVeronica Airoldi e alcuni esponenti del Consiglio Comunale, che alla fine della cerimonia, sono venuti a visitare la mostra che avevamo allestito nei locali del “Focolare”. La proiezione del nostro video che ripercorre le attività parrocchiali guidate da don Claudio in questi otto anni, ha riscosso molti apprezzamenti e questa è stata la migliore ricompensa per il lavoro svolto.

Che nidiata!

paperelle 10Foto da Diana CatellaniNel giardino di una cara amica, che abita poco distante da qui, qualche tempo fa, un’anatra selvatica ha trovato il posto ideale per il  nido in cui covare le sue uova ed è stato con grande sorpresa che un giorno la mia amica ha  visto passeggiare sul suo prato mamma papera con ben dieci paperelle che la seguivano cercando di mantenere il suo passo.
Le piogge di questo mese di giugno hanno fatto ricomparire il laghetto “fantasma” al di là del giardino condominiale.  Mamma papera deve aver sentito l’odore dell’acqua e coraggiosamente, ha guidato i suoi dieci cuccioli fino al  laghetto, forse approfittando delle prime luci dell’alba, quando le strade sono ancora deserte.

Ora mamma papera e i suoi cuccioli sono stati avvistati più volte sulle acque basse e melmose del laghetto in cui probabilmente riescono a trovare cibo abbondante.

Ora speriamo che il laghetto non si asciughi troppo in fretta per dare tempo ai cuccioli di imparare a volare verso i laghi dei dintorni.

(Aggiungo che di notte il laghetto è popolato da rane molto ciarliere e questo forse spiega la scarsa presenza di zanzare, rispetto agli anni scorsi)

Pronti, via!!

Oggi apriremo la mostra, che abbiamo preparato in breve tempo.

grande girotondoConsisterà in una riesposizione delle vecchie foto di famiglia elaborate ed esposte 4 anni fa con grande successo di pubblico e in un video in cui abbiamo montato le tante foto che testimoniano la vitalità della parrocchia di Arcellasco in questi anni, sotto la guida di don Claudio.

Molti potranno ricordare momenti  della propria vita o della propria famiglia e riviverli con nostalgia, altri potranno rivedere i momenti di vita comunitaria e momenti di festa e di gioiosa convivialità.

A tutti rivolgo un caloroso invito: La mostra “Un cammino con Don Claudio” Vi aspetta!

Orari di apertura: Oggi 20 giugno: dalle 17 alle 19,30 /

domani, domenica 21 giugno : dalle 9 alle 12,30  e poi                                                                                                                dalle 15,30 alle 19,30

giovedì, 25 giugno :   dalle 21 alle 22

sabato, 27 giugno:      dalle 17 alle 22

domenica, 28 giugno: dalle  9 alle alle 12,30 e

dalle 15,30 alle 19,30

Profumi di giugno.

caprifoglioHo camminato per le vie della città sul far della sera….

Ero accompagnata dai profumi che si sprigionavano  ora dalle siepi di caprifoglio piene di fiori, ora dalle chiome fastose dei tigli.

tiglio fioriSono profumi che mi riportano indietro nel tempo e fanno rivivere momenti lontani e dolcissimi.

Le due facce della medaglia.

La tecnologia moderna ha tanti lati oscuri e consente ai malintenzionati di commettere i reati più turpi, ma ha come retro della medaglia una capacità straordinaria di collegare una moltitudine di persone che, se animate di buona volontà, possono fare cose stupende.

Un esempio? Allo scoppio della pandemia un ragazzo ha pubblicato un’iniziativa di crowdfunding e in poche ore ha raccolto una somma consistente per l’Ospedale di Erba che si trovava a fronteggiare una situazione gravissima.

E oggi mi è arrivato verso le 13:30 un appello: bisognava trovare una bicicletta per un operaio che la usa per andare a lavorare. Dopo pochi secondi dall’inoltro del messaggio ad alcuni gruppi whatsapp, già avevo trovato non una, ma ben 4 biciclette  e un’ora dopo una di esse era già stata consegnata al destinatario.

Grazie, whatsapp!