L’EUFEMINO d’oro all’UTE!!!!

 

cerimonia di consegna dell'Eufemino d'oro 2014
cerimonia di consegna dell’Eufemino d’oro 2014

Leggo ora su “Erbanotizie” che il Sindaco di Erba, dr.ssa Veronica Airoldi, ha firmato stamattina la delibera dell’assegnazione dell’ “Eufemino d’ Oro” alla nostra Associazione.

La notizia era  stata divulgata in via ufficiosa già da qualche tempo, ma solo ora essa viene confermata.

Sono grandi la mia gioia e la mia soddisfazione, perchè con questa onorificenza viene riconosciuto il lavoro di 25 anni dell’UTE di Erba, che ha consentito a ben 1222 anziani, della nostra città e dei  dintorni, di rinverdire le proprie conoscenze scolastiche, di aggiornarsi sulle continue innovazioni nei vari campi scientifici e nella tecnologia, di incontrarsi e di stabilire nuove amicizie, sconfiggendo la tentazione dell’autoemarginazione, dell’isolamento e della solitudine che a volte rende così amara la vita degli anziani.

La cerimonia di consegna dell’Eufemino d’oro si terrà l’8 settembre a Palazzo Majnoni (appena possibile comunicherò anche l’ora )

Un po’ di saggezza non guasta…

Siamo a passeggio per Erba. Samuele si sta sorbendo il suo frappè e forse sta pensando al prossimo trasloco: al suo ritorno a Londra andrà ad abitare a Wimbledon. Forse pensa a come era dispiaciuto di lasciare la vecchia casa dove aveva vissuto i primi anni e a come non gli piaceva per niente l’appartamento di Greenwich quando vi si era trasferito. Ora invece pensa con rammarico a doverlo lasciare… A un tratto dice:

  • Ma perchè capiamo di amare le cose solo quando le perdiamo?-
  • Purtroppo è così per tanti: non sappiamo mai apprezzare ciò che abbiamo, lo diamo per scontato, inseguiamo sempre quello che non abbiamo e così è certo che saremo infelici….

Se tu riuscissi, Samuele, a tenere presente questo pensiero che saggiamente sei riuscito a mettere a fuoco, avresti scoperto la strada giusta per vivere al meglio la tua vita…

Alla scoperta del territorio.

In vista della ripresa delle attività nel prossimo settembre, il Gruppo Culturale Lazzati di Arcellasco ha diramato questo appello:

cartolina-di-arcellasco      VILLE, CASOLARI, ROGGE E… ANGOLI                                                 .  CARATTERISTICI DI ARCELLASCO

   Carissimi,

                   ci piacerebbe scoprire gli angoli più suggestivi del territorio                  .     della nostra Parrocchia.  Ci aiutate a fare o raccogliere fotografie dei luoghi che vi sono più  cari o che ritenete più suggestivi?

 Potete poi consegnare, da settembre, le vostre foto in segreteria parrocchiale (col vostro nome sul retro e l’indicazione del luogo) oppure potete inviare i vostri scatti tramite Whatsapp a questo numero

                                        339 74 35 943

Grazie già da ora, sicuri della vostra consueta collaborazione!

                                                        Il Gruppo Culturale Lazzati

Formiche: amore – odio.

L’avevo già notato altre volte, ma questa mattina la cosa mi ha letteralmente impressionato per la velocità in cui il tutto è avvenuto.

Visto che ormai non era  più rinviabile il taglio dell’erba nel giardino, mi son messa all’opera di buon’ ora, per poter completare l’opera prima che il caldo diventasse insopportabile.

Per poter meglio raggiungere certe erbacce, ho dovuto spostare un sasso piuttosto grosso: lì sotto, al fresco, c’erano centinaia di piccole uova bianche e tante formiche che sbucavano da piccoli buchi, le imboccature dei tunnel sotterranei scavate da quelle piccole creature, che io apprezzo molto quando non invadono il mio territorio dentro casa. Erano nel giardino e quindi potevo concedermi il lusso di guardarle con sguardo benevolo.

formicaioUna volta spostato il sasso, ho provveduto a passare il tagliaerba sui bordi della piccola cavità e ho potuto vedere come nel giro di pochi secondi tante formichine avevano preso tra le loro  zampe anteriori le uova e le avevano trasferite nelle gallerie al riparo da ogni intrusione; solo poche uova erano ancora in attesa di essere portate in salvo.

Che organizzazione perfetta! Ognuna sapeva esattamente cosa fare ed eseguiva il suo compito con precisione, senza essere d’intralcio alle altre operaie! Piccolissime e così efficienti! C’è di che restare a bocca aperta ……

Questo però non mi fa dimenticare quando qualche sera fa ero costretta  a trincerarmi in camera da letto a causa di un’invasione di formiche con le ali molto aggressive e moleste. Ora per fortuna pare abbiano abbandonato la postazione e la sera posso tranquillamente restare in soggiorno davanti alla TV o al PC. Per onestà vanno ricordati pregi e cattive abitudini…..

P.S. : alle dieci avevo già finito, ma ero madida di sudore  non ho potuto fare altro che buttarmi sotto la doccia….. che caldo!!

 

L’unione fa la forza…ricordiamocelo…

La proposta di intitolare una via di Erba al podestà Alberto Airoldi, nonno dell’attuale sindaco, ha suscitato una forte reazione da parte di tutti coloro che hanno a cuore i principi su cui si fonda la nostra democrazia.

Prendendo il via da una chat di whatsapp, l’opposizione alla proposta si è diffusa a macchia d’olio, raccogliendo le adesioni di sindacati, organizzazioni partigiane, partiti, associazioni varie, tutti decisi a manifestare  la loro contrarietà con un presidio sulla piazza antistante il Municipio nelle ore in cui la mozione doveva essere approvata dal Consiglio Comunale.

Dopo aver tenuto banco su facebook in una serie innumerevole di commenti espressi da appartenenti alle due fazioni, favorevoli e contrari, il problema è poi rimbalzato su numerosi giornali locali e nazionali, ed è stato certamente questo che ha indotto la sindaca a dichiarare stamattina che chiederà  di ritirare la mozione!!!

Quello che è accaduto qui dimostra come ci si possa opporre all’andazzo di questi tempi, in cui si vogliono rispolverare slogan, atteggiamenti. linguaggio  e proposte chiaramente ispirati al fascismo e al tentativo di stravolgere la storia del nostro paese. Bisogna prendere coscienza che è necessario fare sentire la voce di chi non ci sta e deve essere una voce espressa unitariamente da tutti coloro che  pensano che la nostra Costituzione non sia solo una serie di belle parole da tenere nel cassetto, ma il vademecum, la stella polare di chi crede nella democrazia.

E’ bello constatare che siamo ancora in tanti a credere nei  valori  in essa codificati e questo deve convincerci che è necessario dare priorità a ciò che ci unisce, dimenticando particolarismi autolesionisti.

 

 

L’economia dopo la crisi del 2008 (lezione del dr. Benedetti)

Era il decimo anno che il prof. Benedetti, scomparso tre giorni fa, offriva gratuitamente la sua  competenza di economista  ai soci UTE e proprio per sottolineare questa ricorrenza aveva voluto ripercorrere in breve il filo logico da lui seguito  nelle sue lezioni in questi anni. Per rendergli omaggio, ripubblico qui il riassunto di una delle sue lezioni.

Era appena scoppiata la crisi economica più grave del secondo dopoguerra (2008), le cui cause possono essere così riassunte: strumenti finanziari speculativi, avidità di investitori disonesti, fallimento delle teorie che fidavano esclusivamente sulle leggi del libero mercato. La crisi ha quindi convinto gli economisti a cambiare il modo di fare economia, secondo criteri non esclusivamente quantitativi, riscoprendo gli insegnamenti di studiosi e imprenditori del passato, che avevano individuato nel capitale umano ed etico una parte importante del valore di un’ impresa. E su questa linea si è anche espresso il Papa emerito, Benedetto XVI, nella sua enciclica “Caritas in Veritate”.

La crisi ha portato una ristrettissima minoranza ad arricchirsi sempre di più, mentre i poveri sono aumentati di numero e sono sempre più poveri. Si è arrivati al paradosso che le sette persone più ricche del mondo hanno un patrimonio personale pari a quella posseduta da 3,6 miliardi di poveri (la metà della popolazione mondiale). Le multinazionali sfruttano in modo immorale le risorse del pianeta e in molti casi hanno più potere degli Stati stessi.

Ora l’economia deve assumersi le proprie responsabilità verso l’ambiente, verso la società e verso le future generazioni, puntando sui valori non-quantitativi presenti nelle aziende: la reputazione e il capitale umano.

Anche nelle nostre zone si possono già notare i primi segni di questo cambiamento dal basso: gruppi (capitoli) di imprenditori con diverse professionalità si associano per stabilire relazioni basate su fiducia, reciprocità ed etica a vantaggio di tutti. A Lecco si è tenuta da poco una convention sul tema “La fiducia è il motore degli affari”. Questi gruppi in rapida diffusione si riuniscono ogni settimana per scambiarsi informazioni ed esperienze.

Credo che rimpiangeremo le sue lezioni professore: erano così lineari, gli schemi proiettati sullo schermo erano così precisi ed essenziali, che si riusciva a seguire perfettamente il discorso, anche quando i concetti diventavano più complessi.

Grazie, professore!

L’UTE ha perso un caro amico…

Ci è giunta notizia della scomparsa del prof. Maurizio Benedetti, che per tanti anni ci ha fatto dono delle sue lezioni di economia e dintorni, sempre lineari, chiare, esposte con linguaggio semplice anche quando i concetti da esporre non lo erano affatto e tutti uscivamo felici di aver capito cose che non pensavamo fossero alla nostra portata.

Sappiamo di lui la sua carriera, i suoi titoli accademici, gli incarichi di prestigio ricoperti in grandi aziende, ma forse non tutti sanno quanto fosse anche buono, generoso e capace di autentica e concreta solidarietà verso i più bisognosi.

Verso la fine di questo anno accademico, è venuto un’ultima volta a fare la sua lezione, nonostante la malattia avesse già segnato profondamente il suo viso e il suo fisico, ma lui ha trovato anche in quell’occasione la forza di sorridere e di salutarci tutti stringendoci le mani.

I funerali si svolgeranno domani, sabato 13 luglio, alle ore 14.30 presso la chiesa prepositurale di Garlate di Lecco. La nostra preghiera lo accompagni nel suo ultimo viaggio.benedetti

Immagini dalla mostra.

Ecco alcune foto della nostra mostra che ha avuto parecchi apprezzamenti.

pezzo più importante della mostra: l'organo fatto a mano dal sig. Testori. Sullo sfondo i bellissimi patchwork  del gruppo dell'Opificio Zappa.
pezzo più importante della mostra: l’organo fatto a mano dal sig. Testori. Sullo sfondo i bellissimi patchwork del gruppo dell’Opificio Zappa.

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